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Autosvezzamento: principi e ricette

di Giulia Foschi - 03.09.2021 - Scrivici

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Con l’autosvezzamento, il bambino inizia ad assaggiare tutto quello che c’è in tavola: ecco quali ricette preparare e i consigli per proporre piatti buoni e sicuri

Autosvezzamento: principi e ricette

Con l'autosvezzamento il bambino inizia ad assaggiare e a mangiare quello che c'è in tavola, condividendo gli stessi piatti dei genitori. Basta quindi preparare ricette sane, con ingredienti di stagione e di qualità, proponendo tanti gusti diversi. Con qualche accortezza nel taglio degli alimenti. Ne parliamo con Marinella Micanti, neonatologa dell'Ospedale Humanitas San Pio X. Le ricette, invece, sono tratte dal libro "Io mangio come voi", a cura dell'Unità per la Ricerca sui servizi sanitari dell'ospedale materno infantile Burlo Garofolo, edito da Terre di Mezzo.

In questo articolo

Menu settimanale per mamme che vogliono accompagnare i bimbi nell'autosvezzamento

Quale menu possono scegliere le mamme nell'arco della settimana per accompagnare i bimbi nell'autosvezzamento?

"Le mamme possono sbizzarrirsi nelle ricette e nell'alternanza degli alimenti, perché è proprio questo il principio dell'autosvezzamento – spiega la dottoressa Micanti -. Anziché preparare un piatto a parte solo per il bambino, si cucina per tutta la famiglia. Certo, meglio evitare alimenti particolari come pesce e carne crudi, il junk food o un eccesso di piatti fritti, troppo conditi ed elaborati. Ma per il resto, dai 6 mesi i bambini sono in grado di digerire tutto, ed è giusto stimolare la loro curiosità e invitarli a sperimentare: in questo modo, si formerà il loro gusto e nasceranno le loro preferenze".

Merende e colazioni

Ad esempio, per le merende e le colazioni si possono proporre

Primi piatti

Per i primi vanno sempre bene

  • minestre,
  • creme
  • e vellutate di verdure,

ma si può tranquillamente offrire anche un piatto di pasta più saporito, come una bella tagliatella al ragù.

Secondi piatti

Come secondo, le polpette sono più facili da consumare: si possono preparare con pesce, verdure, carne.

"Da non dimenticare le frittatine con le verdure, i piatti a base di legumi, le verdure bollite e magari un bel piatto unico come un gâteau di patate con parmigiano, uova e prosciutto cotto".

Come tagliare i cibi

"Ci sono varie possibilità. Il masticatore è un oggetto molto utile che permette di tagliare o sminuzzare gli alimenti in pezzi molti piccoli. Si può usare con gli alimenti più difficili da masticare, come ad esempio una bistecca o una verdura fibrosa come gli spinaci o le bietole. Vanno bene anche le forbici multilama o il classico trita prezzemolo. Per le verdure cotte – patate, piselli, carote e così via - oppure le polpette e il pesce basta invece schiacciare con una forchetta".

Cosa devono tenere presente sempre le mamme e i papà?

"Vorrei dire ai genitori che non sarà tutto semplicissimo, ma di non scoraggiarsi. Le prime volte il pasto non sarà sufficiente per soddisfare le necessità nutrizionali del bambino, pertanto si renderà necessario fare un'integrazione al pasto con latte materno o di formula".

Libri sull'autosvezzamento

Quali libri sull'autosvezzamento ci può consigliare?

"Propongo la lettura di tre libri molto utili.

  • Il primo, "Io mangio come voi", a cura dell'Unità per la Ricerca sui servizi sanitari dell'ospedale materno infantile Burlo Garofolo, edito da Terre di Mezzo, propone 63 ricette divise per categoria e per tutte le età.
  • Il secondo è un caposaldo dell'argomento: "Io mi svezzo da solo" di Lucio Piermarini, una visione originale sullo svezzamento e sull'alimentazione nei primi anni di vita che mette al centro il bambino e le sue esigenze.
  • Il terzo, "Autosvezzamento per Tutti: Cos'è e Perché è Davvero per Tutti", di Andrea Re, contiene consigli utili e propone oltre 140 ricette facili e veloci".

Ricette per iniziare l'autosvezzamento

Le ricette sono tratte dal libro "Io mangio come voi", a cura dell'Unità per la Ricerca sui servizi sanitari dell'ospedale materno infantile Burlo Garofolo, edito da Terre di Mezzo.

Gnocchi di semolino

Ingredienti

200 g di semolino, 800 ml di latte, 80 g di burro, 100 g di formaggio grattugiato, sale q.

b.

Procedimento

In un tegame porta ad ebollizione il latte, toglilo dal fuoco e versaci a pioggia il semolino cercando di mescolare in continuazione. Rimetti il composto sul fuoco, aggiungi un po' di sale e fai cuocere - sempre mescolando - per 20 minuti. A fine cottura aggiungi al composto burro e grana. Versa quindi il semolino su una superficie bagnata o su un pezzo di carta forno così da formare, con l'aiuto di una spatola, uno strato dello spessore di circa 1 cm. Lascialo raffreddare per bene e con l'aiuto di un piccolo bicchiere ricavane tanti dischetti (senza buttar via i ritagli). Prendi una pirofila, imburrala e dopo avere formato un primo strato con i ritagli di semolino, condiscilo con una manciata di formaggio grattugiato. Continua a formare degli strati, questa volta con i dischetti di semolino, sovrapponendoli leggermente e condendoli con fiocchetti di burro e formaggio grattugiato. Fai gratinare in forno a 180° per circa 30 minuti e servi gli gnocchi ben caldi.

Sogliola all’arancia

Ingredienti

600 g di filetti di sogliola, 1 arancia, 200 ml di latte, 40 g di burro, farina per infarinare i filetti di pesce, sale q.b.

Procedimento

Metti a bagno nel latte i filetti di sogliola per circa 5 minuti. Una volta sgocciolati dal latte (che non dovrai buttare) infarinali, lasciando cadere la farina in eccesso. Nel frattempo fai sciogliere in una padella il burro a fuoco dolce, quindi disponi i filetti di sogliola in modo da non sovrapporli, e falli dorare su entrambi i lati dopo averli leggermente salati. Aggiungi il succo dell'arancia (dalla quale, a piacere, potrai grattugiare anche un po' di scorza) e fai evaporare per un paio di minuti. Aggiungi, infine, il latte in cui erano a bagno i filetti di pesce e, abbassando la fiamma al minimo, continua la cottura dei filetti con un coperchio finché il liquido di cottura non sarà diventato cremoso.

Prima di servire, raccogli il fondo di cottura con un cucchiaio e distribuiscilo sul pesce.

Frittata con spinaci e stracchino

Ingredienti

6 uova, 400 g di spinaci, 80 g di stracchino, 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 4 cucchiai di latte, 2 cucchiai di grana grattugiato, 1 spicchio d'aglio, sale q.b., un pizzico di zenzero se gradito.

Procedimento

Lava gli spinaci e falli cuocere direttamente in una padella con lo spicchio d'aglio, un cucchiaio d'olio e un pizzico di sale. Coprili con un coperchio per 5-6 minuti, poi lasciali raffreddare

e tritali. Nel frattempo in una terrina capiente sbatti le uova con il latte, il parmigiano, il sale, lo stracchino e il pizzico di zenzero. Unisci gli spinaci e procedi alla cottura: scalda una padella

con un filo d'olio extravergine e quando sarà abbastanza calda versa il contenuto della terrina. Muovi la padella in modo che la frittata sia ben distribuita sulla superficie e abbassa il fuoco. Quindi copri con un coperchio. Fai cuocere da entrambi i lati per 10 minuti, facendo attenzione quando la giri. Ricorda che gli spinaci possono essere sostituiti da qualsiasi altra verdura di stagione.

Barchette di melanzane

Ingredienti

3 melanzane di media grandezza, 400 g di pomodorini, 1 spicchio d'aglio, 1 ciuffo di prezzemolo, 3 rametti di basilico, 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 3-4 cucchiai di pangrattato, 1 spolverata di origano, sale q.b.

Procedimento

Dopo aver mondato e lavato le melanzane, tagliale a metà nel senso della lunghezza e con l'aiuto di un coltellino affilato rimuovi quanto più possibile la polpa senza rompere le pareti della "barchetta". Separatamente taglia a dadini molto piccoli i pomodorini e la polpa delle melanzane, trasferiscili in una scodella aggiungendo l'aglio schiacciato, il prezzemolo e il basilico tritati, l'origano, il sale e l'olio e mescola accuratamente. In una teglia da forno disponi le barchette di melanzana e riempile con il composto preparato. Fai cuocere in forno a 180° per circa mezz'ora, aggiungendo un goccio d'acqua se vedi che le melanzane sono troppo asciutte o rischiano di attaccarsi sul fondo della teglia.

Si può preparare la stessa ricetta anche con altre verdure come zucchine, pomodori e cipolle.

L'intervistata

Marinella Micanti è neonatologa, specializzata in Pediatria - Neonatologia e Patologia Neonatale, presso l'Ospedale Humanitas San Pio X. Le ricette, invece, sono tratte dal libro "Io mangio come voi", a cura dell'Unità per la Ricerca sui servizi sanitari dell'ospedale materno infantile Burlo Garofolo, edito da Terre di Mezzo.

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