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Lo svezzamento può causare carenza di ferro o di altri nutrienti?

di Elena Berti - 25.08.2022 - Scrivici

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Carenza ferro e svezzamento: cosa fare per evitare che i bambini diventino anemici quando iniziano la diversificazione alimentare

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Carenza ferro e svezzamento

Sappiamo benissimo che il latte materno - nonostante varie leggende - contiene quanto necessario per la crescita e lo sviluppo del bambino. Lo stesso per il latte artificiale, formulato appositamente per garantire l'apporto di tutti i nutrienti. Ma cosa succede quando il bebè inizia a mangiare e beve meno latte? È possibile che si verifichino delle carenze? Oggi parliamo di carenza ferro e svezzamento: come evitarla o sopperire al problema. 

Carenza di ferro e bambini

Carenza di ferro e svezzamento sembrano essere argomenti distanti: com'è possibile che un bambino di pochi mesi sia carente di ferro? Invece, si tratta di uno dei principali deficit nutrizionali in Europa: secondo le stime non assumerebbe abbastanza ferro tra i 2 e il 25% dei bebè tra i 6 e i 12 mesi. Addirittura, nei paesi dell'Est Europa questo deficit si trasformerebbe in anemia nel 40% dei casi. 

Questi dati sono assolutamente da tenere in considerazione: una carenza di ferro può avere infatti conseguenze importanti su tantissimi aspetti dello sviluppo e della salute, in particolare sui bambini piccoli. In particolare, un apporto insufficiente di ferro può incidere negativamente su: 

  • capacità cognitive
  • capacità motorie
  • capacità mnemoniche
  • comportamento

Anche il sistema immunitario potrebbe essere compromesso a causa di una carenza di ferro. 

Tra le cause principali di un ridotto apporto di ferro troviamo:

Quanto ferro deve assumere un bambino piccolo

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, un bambino tra i 6 mesi e l'anno, quindi durante lo svezzamento, dovrebbe assumere 0,9 mg/die di ferro. Questo fabbisogno dovrebbe essere soddisfatto dall'alimentazione e dall'allattamento. 

Evitare la carenza di ferro durante lo svezzamento

La carenza di ferro, o anemia sideropenica, è la più comune nei bambini, soprattutto nel primo anno di vita. Durante lo svezzamento, può capitare se la carne non viene introdotta subito, o se si protrae troppo l'allattamento al seno a scapito dell'alimentazione.

Anche se nei neonati è difficile capire se hanno carenza di ferro (servirebbero le analisi) è bene ricordarsi che l'anemia può avere conseguenze sullo sviluppo e quindi avere comportamenti che prevedano il giusto apporto di ferro per i bebè. Tra questi troviamo: 

  • eventuale integrazione di ferro (da valutare col pediatra) se il bebè è allattato esclusivamente al seno e lo svezzamento fatica a ingranare
  • non sostituire il latte materno o quello in formula col latte vaccino prima dei 12 mesi (il latte vaccino è il più povero in ferro)
  • proporre un'alimentazione diversificata con cibi ricchi di ferro, come carne e pesce, ma anche cereali, legumi e verdure

Un accorgimento a cui molti genitori non potrebbero pensare: la vitamina C aiuta l'assorbimento del ferro, in particolare di cui cibi che ne contengono di difficilmente assorbibile (come i vegetali). Proponete quindi cibi ricchi di ferro in abbinamento ad altri ricchi di vitamina C. Assolutamente da evitare, invece, l'abbinamento di alimenti ricchi in ferro con quelli ricchi in calcio (latte, formaggi) oppure tanniti (cioccolato) che invece riducono la capacità di assorbire il ferro. 

Se in famiglia si pratica una dieta vegetariana o vegana sarebbe meglio non includere lo svezzamento: meglio proporre tutti i cibi ai piccoli che imparano a mangiare. In alternativa, chiedete consiglio a un nutrizionista pediatrico perché vi stili un menù completo e bilanciato e, se necessario, vi dia indicazioni per un'integrazione di ferro e di eventuali altri nutrienti di cui potrebbero essere carenti non mangiando carne, pesce e formaggi. 

La carenza di ferro è molto frequente nei bambini piccoli, per questo è importante tenere sotto controllo lo svezzamento, favorire una dieta variata e controllare che il piccolo mangi abbastanza alimenti che ne contengono.

Una carenza di ferro in svezzamento può avere conseguenze sullo sviluppo neurologico e cognitivo, per questo non va assolutamente sottovalutata. 

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