Pizza e bambini piccoli? Sì, grazie
Più in là nella crescita dei figli, ci si accorgerà che la pizza è un piatto insostituibile, non tanto perché sia completo da un punto di vista nutrizionale, quanto perché risolve ogni situazione: dalla merenda a scuola del mattino allo spuntino serale di un sabato davanti a un film nel mezzo di un pigiama party con gli amichetti, la pizza non delude nessuno. Ma la pizza è un pasto adatto anche per bambini piccoli? Possiamo dirlo con serenità? Quali accorgimenti occorre avere nella dieta del primo anno di vita del bambino se si vuole proporla come alimento da assaggiare o inserire nel menu settimanale? Ne parliamo con Ida Sirgiovanni, neonatologa e pediatra dell'UO di Neonatologia e Patologia Neonatale dell'ospedale Humanitas San Pio X.
Svezzamento e pizza
Durante lo svezzamento è possibile dare la pizza ai bambini?
"La pizza è il cibo più amato dai bambini e come ogni altro piatto va inserito nell'alimentazione quotidiana in modo corretto – chiarisce Sirgiovanni -. Ad esempio, il primo assaggio di focaccia bianca, ancora prima della pizza, può essere fatto durante l'introduzione dei cibi solidi. Non sarebbe corretto dare un'età precisa per dire a partire da quando sia giusto proporre la pizza al lattante: sappiamo che fino al sesto mese del bambino, l'alimentazione è prevalentemente lattea, come dichiarato dalla letteratura e dalle società scientifiche di pediatria e gastroenterologia pediatrica, da qui si va introducendo l'alimentazione solida ma, ancora meglio, è più corretto dire che alimenti solidi sono da inserire da quando il bambino è competente e non presenta difficoltà nella deglutizione. L'osservazione del bambino può aiutarci in questo, le sue competenze e la curiosità verso l'alimento possono suggerirci se sia giunto il momento di proporre la pizza".
Pizza e tagli sicuri per bambini
Quali sono i tagli sicuri della pizza e più adatti per i bambini piccoli?
"Sempre riferendoci alle competenze nella deglutizione del lattante, il passo precedente alla pizza può essere la focaccia bianca in quanto, priva di mozzarella, per cui meno a rischio di soffocamento per il bambino - aggiunge la neonatologa e pediatra- .
La focaccia bianca è l'alimento classico senza pomodoro o formaggi sciolti e dalla consistenza più croccante.
Per quanto riguarda la pizza, l'adulto può anche far assaggiare inizialmente la crosta, a patto che non sia troppo cotta e che non presenti quindi il nero della bruciatura, perché è la parte di questa pietanza che dà meno rischi di soffocamento.
Inizlamente si deve preferire il taglio della pizza a strisce e successivamente quando il bambino è in grado di afferare bene il cibo da solo, è possibile passare ai veri e propri pezzetti di pizza".
Pizza e bambini di 9 mesi
Si può dare la pizza a un lattante di 9 mesi? Che accortezze bisogna tenere rispetto alla pizza che prepariamo per gli adulti?
"All'età di 9 mesi, sempre osservando le competenze del bambino, potremo essere nella fase in cui dalle striscioline, passiamo ai pezzettini di pizza - spiega Sirgiovanni -. Gli accorgimenti che dovremo avere tra la pizza che proporremo al bambino e quella per gli adulti sono:
- L'assenza, possibilmente, di sale nell'impasto: preparando la pizza in casa potremo evitare l'aggiunta di sale inevitabilmente presente nella pizza surgelata o pizza presa da asporto o consumata fuori casa. La lievitazione non ne risentirà. Basta lasciare l'impasto riposare più ore e il risultato sarà ottimale. La pizza surgelata, inoltre, per la presenza di conservanti non è la preferibile da proporre al bambino molto piccolo.
- Condimenti della pizza: anche in questo caso è soprattutto alla quantità di sale che potrebbe trovarsi nei condimenti pronti o particolarmente elaborati che dovremmo fare attenzione. L'inserimento dei nuovi alimenti nel primo anno di vita del bambino non è così determinante nel preferire o, al contrario, nell'evitare pizze condite: verdurine fresche o patate sono ammesse. Anzi, siamo sempre più portati a suggerire come l'inserimento di alimenti nuovi nella dieta del bambino non segua più il principio dell'un alimento nuovo alla volta, ma che siano più liberamente introdotti anche diversi nuovi cibi contemporaneamente.
- Lunga lievitazione. Quando mangiamo la pizza presa fuori casa non possiamo sapere con certezza per quanto tempo è stato lasciato l'impasto a riposo, ma è importante preferire una pizza di cui sappiamo è più lievitata.
- Pizza alta e pizza bassa? Come per il pane tendiamo, durante lo svezzamento, a preferire proporre la crosta piuttosto della mollica in quanto quest'ultima è appiccicosa. Per cui, anche per la pizza evitiamo gli impasti che possano aumentare le probabilità di soffocamento se troppo molli o, peggio, non cotti bene".
Pizza e bambini di un anno
Se vogliamo preparare la pizza per bambini di 1 anno, che ricetta dobbiamo seguire?
"Dopo i 12 mesi, o comunque sempre avendo osservato le competenze del bambino rispetto al suo approccio ai cibi solidi, possiamo pensare alla classica pizza con pomodoro e mozzarella – commenta la neonatologa e pediatra -.
L'assaggio può diventare un triangolo di pizza margherita e poi, già a due anni di età, una pizza baby, meglio se consumata a pranzo e accompagnata da verdure, a condizione che il bambino svolga anche un'adeguata attività motoria durante la giornata. Una pizza margherita di 200-300 grammi, infatti, è da considerarsi un pasto unico che apporta circa 500-600 calorie, se non si aggiungono altri ingredienti. Se la pizza è mangiata a pranzo, il bambino può bruciare nell'arco della giornata le calorie della pizza durante l'attività fisica, ma alla sera dovrà consumare un pasto bilanciato con proteine e verdure".
L'intervistata
L'intervistata è Ida Sirgiovanni, neonatologa e pediatra dell'UO di Neonatologia e Patologia Neonatale dell'ospedale Humanitas San Pio X.