Svezzamento, come conservare i cibi
Lo svezzamento è una fase importante della crescita e dello sviluppo psicofisico del neonato. Il cibo per lo svezzamento si conserva in modo più o meno normale e non ci sono tante differenze rispetto alla conservazione classica dei cibi. Eppure, alcuni piccoli accorgimenti possono fare la differenza. Abbiamo intervistato al riguardo la dottoressa Sabina Rubini, biologa ed esperta in igiene, sicurezza e qualità degli alimenti, divulgatrice scientifica e co-founder dello studio ABR e del portale sulla Sicurezza Alimentare www.alimentiesicurezza.it. Di seguito alcuni consigli utili per conservare i cibi in modo ottimale durante lo svezzamento dei bimbi.
Svezzamento: 50 risposte dei PEDIATRI NUTRIZIONISTI ai dubbi più comuni delle mamme
vai alla gallerySvezzamento, primi cibi solidi. Quando iniziare? Si potrà congelare il brodo? Quando introdurre il pomodoro? E l'uovo? Ecco i dubbi più comuni delle mamme e le risposte dei...
Consumare subito
"Sarebbe conveniente preparare per i bambini quantità di alimenti che possano essere consumate ad ogni pasto. Il pericolo, in fase di conservazione, infatti, anche se a bassa temperatura (ossia nel frigorifero), potrebbe essere quello di una eventuale crescita microbica. Infatti, più tempo passa e maggiore sarà il numero di microrganismi che potrebbero contaminare il prodotto, o la probabilità che si abbiano alterazioni enzimatiche".
Brodo, meglio congelarlo in contenitori monodose
"Generalmente, per alimenti cotti, consiglierei una conservazione in frigorifero per un periodo non superiore ai 3 giorni, ma nel caso dei bambini meglio scendere ad un giorno. Nel caso del brodo, se se ne vuole preparare una quantità maggiore da utilizzare più volte nell’arco del tempo, è meglio prepararlo e congelarlo in contenitori monodose, da scongelare a seconda delle necessità", dichiara Sabina Rubini.
Preferire cibi di qualità
"E' sempre meglio acquistare materie prime di qualità, intatte dal punto di vista organolettico e della consistenza, possibilmente di stagione e se possibile anche bio perché scevre da prodotti fitosanitari. Una buona materia prima è sempre un’arma vincente", continua la Rubini.
Tenere nel congelatore per un periodo massimo di 2-3 mesi
Secondo la dottoressa è necessario lasciare raffreddare in modo da poter riempire i contenitori accuratamente puliti, apporre una etichetta descrittiva del prodotto e della data e poi subito nel congelatore per un periodo massimo di 2-3 mesi.
Il periodo è sempre garantito dalla buona efficienza dell’attrezzatura che abbiamo in casa e dalla temperatura, che deve risultare sempre conforme ai -18°C, in caso contrario abbassare la tempistica.
Scongelare in frigo e non a temperatura ambiente
"E' sempre preferibile, rispetto ad altri metodi come il microonde o la cottura, scongelare in frigorifero e mai a temperatura ambiente. Consumare massimo entro 24 ore", dice l'esperta Rubini.
Un occhio di riguardo per le pratiche igienico-sanitarie
Infine, è opportuno attivare le normali pratiche igienico-sanitarie rendendole "più severe" e tenendo a mente che un bambino, avendo un sistema immunitario ancora in fase di sviluppo, viene considerato una classe a rischio più alta e pertanto merita maggiore attenzione!", conclude la dottoressa Rubini.
Svezzamento, 7 consigli pratici prima di iniziare
vai alla galleryPreoccupati dall'inizio dello svezzamento ? Ecco qualche suggerimento per iniziare con il piede giusto e affrontare al meglio le inevitabili crisi. Consulenza di Silvia Scaglioni,...
Con la consulenza della
Dr.ssa Sabina Rubini
Biologa ed Esperte in Igiene, Sicurezza e Qualità degli Alimenti.
Divulgatrice scientifica. Formatrice in corsi di alta qualità e Master di settore.
Co-founder dello Studio ABR e del portale sulla Sicurezza Alimentare www.alimentiesicurezza.it
Aggiornato il 11.01.2018