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Svezzamento: le risposte alle domande più comuni

di Valentina D'Andrea - 12.06.2019 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Quando si possono introdurre uova e legumi? Quali tipi di pesce o di carne è meglio offrire? Quando si può dare il latte vaccino? Sono molti e dubbi e le curiosità dei genitori all'inizio dello svezzamento: ecco tutte le risposte alle domande più comuni.

In questo articolo

L'indice delle domande più comuni sullo svezzamento

D'estate è meglio non svezzare?

Quale tipo di carne conviene offrire al bambino?

Quali pesci vanno meglio per il bambino?

Sono da preferire la carne e il pesce cucinati in casa oppure sotto forma di omogeneizzati già pronti? E i prodotti liofilizzati?

Quale frutta è consigliabile offrirgli?

A quale età il bambino può mangiare il gelato?

Quando si può dare lo yogurt?

È vero che per il bambino è meglio usare il miele in quanto è più naturale dello zucchero?

Prima di mettere a letto il bambino conviene offrirgli un biberon di latte oppure, se si sta ancora allattando, un’ultima poppata al seno?

È vero che per dare l’uovo al bambino bisogna aspettare l’anno compiuto?

A quale età si possono aggiungere i legumi (fagioli, lenticchie, piselli) alla pappa?

Il latte vaccino normale quando lo si può dare?

I biscotti sono indispensabili? Quanto deve bere a svezzamento iniziato? Per il bambino bisogna usare solo acqua in bottiglia? Per quanto si può conservare il brodo vegetale o di carne?

D’estate è meglio non svezzare?

No, l'indicazione di evitare la stagione estiva non ha oggi alcun presupposto scientifico per cui si può svezzare tranquillamente il bambino in ogni momento dell’anno. Il vecchio consiglio di non svezzarlo d’estate aveva una ragione d'essere solo quando non esistevano i frigoriferi: poiché era difficile conservare gli alimenti esisteva il pericolo di somministrare al piccolo cibi avariati.

Quale tipo di carne conviene offrire al bambino?

Fin dall’inizio si può dare al bambino qualsiasi tipo di carne, purché magra (si deve cioè eventualmente togliere il grasso). La carne va sempre somministrata cotta (preferibilmente lessata) e triturata, non frullata.
La dose è di circa 20-30 grammi.

Quali pesci vanno meglio per il bambino?

Non ci sono prove che sia meglio partire da un tipo specifico di pesce: nasello, platessa, orata, trota, pesce azzurro vanno tutti benissimo fin dai primi tempi dello svezzamento.

L’importante è controllare con estrema attenzione che non abbiano lische.
La dose è di circa 40-50 grammi.

Sono da preferire la carne e il pesce cucinati in casa oppure sotto forma di omogeneizzati già pronti? E i prodotti liofilizzati?

Possono andare bene entrambe le soluzioni e ogni famiglia può decidere come comportarsi in base a quello che le sembra più opportuno. Gli omogeneizzati hanno caratteristiche positive di sicurezza igienica e nutrizionale; presentano però omogeneità di sapore e non favoriscono l'autonomia del bambino. Ovviamente sono più comodi per i viaggi/spostamenti.


Se si opta invece per la carne di macellaio e il pesce di pescheria bisogna accertarsi che si tratti di prodotti sicuri sia per provenienza sia per modalità igieniche di conservazione.

I liofilizzati, invece, non sono consigliabili e sono da limitare solo ai bambini con scarsa crescita e rifiuto dell'alimentazione perché sono "concentrati" e quindi forniscono in un volume ridotto un prodotto ad elevato contenuto proteico.

Quale frutta è consigliabile offrirgli?

In linea di massima va bene tutta la frutta di stagione nostrana. Meglio limitare la frutta esotica per via della maturazione forzata alla quale viene sottoposta. Per favorire l’attività dell’intestino, soprattutto nei primi tempi dello svezzamento quando è possibile che i ritmi di evacuazione rallentino, può essere consigliabile dare la frutta cotta. La cottura migliore è al vapore.

A quale età il bambino può mangiare il gelato?

I bambini non dovrebbero assumere dolci nei primi due anni di vita. Il gelato di frutta potrebbe essere un'eccezione, diciamo a partire dai 12 mesi, solo proposto occasionalmente come merenda, in piccole quantità.

Quando si può dare lo yogurt?

Fin dall'inizio dello svezzamento, non ci sono controindicazioni. Meglio preferire quello bianco, intero, a cui eventualmente aggiungere frutta fresca.

È vero che per il bambino è meglio usare il miele in quanto è più naturale dello zucchero?

L’idea che per i bambini sia meglio usare il miele dello zucchero è diffusa ma sbagliata. Nel miele possono essere infatti contenute spore del bacillo botulinico, tossiche per l’organismo dei bambini nel primo anno di vita. Ricordiamo comunque che prima dei due anni di vita ai bambini non bisognerebbe dare zuccheri aggiunti.

Prima di mettere a letto il bambino conviene offrirgli un biberon di latte oppure, se si sta ancora allattando, un’ultima poppata al seno?

Proporre un biberon di latte alla sera non rappresenta un'abitudine alimentare corretta, per sui sarebbe bene limitarlo e poco alla volta toglierlo. Questo perché si tratta di un “di più” rispetto ai pasti, che dovrebbero essere cinque (colazione, spuntino, pranzo, merenda, cena), con il rischio di un eccesso in proteine, calorie e grassi.

Ovviamente questo vale per il latte formulato ed eventualmente quello vaccino (dopo l'anno di età). Non vale per il latte materno in caso di allattamento al seno: in questo caso la poppata serale o notturna non ha controindicazioni di alcun genere.

È vero che per dare l’uovo al bambino bisogna aspettare l’anno compiuto?

No: secondo le ultime indicazioni della letteratura scientifica l’uovo – come ogni altro alimento – può essere introdotto fin dall’inizio dello svezzamento. Va offerto bollito.

A quale età si possono aggiungere i legumi (fagioli, lenticchie, piselli) alla pappa?

Anche in questo caso, le indicazioni più recenti prevedono la possibilità di proporli, come ogni altro alimento, fin dall’inizio dello svezzamento. Non è necessario togliere le bucce, come veniva consigliato fino a poco tempo fa.

Il latte vaccino normale quando lo si può dare?

Solo dopo il primo compleanno, e comunque in quantità limitate, perché è molto (troppo) ricco di proteine e povero di ferro. Se i consumi sono elevati (più di 200-400 ml al giorno), conviene diluirlo con acqua o preferire una formula di crescita.

Per chi può e desidera farlo, la soluzione ideale è comunque proseguire con l'allattamento al seno.

I biscotti sono indispensabili?

Assolutamente no. Anzi, poiché contengono in genere elevate quantità di zuccheri, meglio evitarli e preferire pane o fette biscottate.

Quanto deve bere a svezzamento iniziato?

Il bimbo si regola da solo per quanto riguarda la quantità di acqua da assumere nelle 24 ore, bisogna però ricordarsi di offrirgli da bere. L’acqua va proposta non solo dopo il pasto ma anche più volte nell’arco della giornata.

Si deve, comunque, tenere presente che prima dell’anno di vita (ma a volte anche per vari mesi ancora) il bambino assume una consistente quantità di liquidi grazie al latte, al brodo vegetale e alla frutta, quindi non bisogna preoccuparsi se si ha la sensazione che non beva abbastanza: se rifiuta l’acqua vuol dire che non ha sete. La bevanda migliore per lui è l’acqua: non è necessario dargli altro da bere.

Per il bambino bisogna usare solo acqua in bottiglia?

Non c’è bisogno di usare acqua in bottiglia, se l’acqua del rubinetto di casa è di buona qualità e ha un buon sapore (come spesso avviene in moltissime zone d’Italia).

Se si hanno dubbi conviene chiedere al proprio pediatra di famiglia che di sicuro è informato sulla qualità dell’acqua.

Per quanto si può conservare il brodo vegetale o di carne?

Il brodo può essere conservato in frigorifero per 24 ore. Si può invece conservare molto più a lungo in freezer: se si sceglie di surgelarlo conviene optare per le singole porzioni.

Fonti per questo articolo: consulenza di Ilaria Giulini Neri e Giacomo Cagnoli, pediatri nutrizionisti presso l'Ospedale di Melegnano

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