“Mangia, mangia la carnina se vuoi crescere”. L’ho sentito tante volte, proprio con questo diminutivo o sinonimo che tendono a vezzeggiare quello che c’è nel piattino del bebè. E’ tipico delle nonne italiche preoccupate che il pupetto non mangi abbastanza (ne abbiamo a casa una pure noi:-)). In realtà, negli ultimi anni, sempre più studi affermano il contrario: la dieta del bebè deve essere il più possibile varia e differenziata e contemplare una quantità di proteine inversamente proporzionale a quello che brilla negli occhi di nonne e mamme in ansia.
Una piramide degli alimenti
Pensiamo all’alimentazione del nostro bambino come fosse una piramide: la base è costituita da cereali (pasta, riso, farine, pane...), frutta e verdura (da consumare rispettivamente in 2 e 3 porzioni al giorno), più in su, invece, latte, yogurt e derivati, quindi uova, pesce e carne.
Questo tradotto in un menù settimanale per un bambino, nei primi anni di vita, significa non superare le due porzioni di carne a settimana, alternando le carni bianche a quelle rosse. E per il resto dei giorni il bebè cosa mangerà, ovviamente secondo il calendario di introduzione degli alimenti? Uova, pesce, formaggio, facendo attenzione a introdurre proteine di origine vegetale. Come quelle che ci sono nei legumi.
Perché ovviamente le proteine sono fondamentali per la crescita del bambino, gli aminoacidi che contengono sono i “mattoncini” del suo sviluppo.
Obesità e proteine
Nel nostro paese si contano un milione di bambini, in età scolare, con problemi di peso.
Cause? Vita troppo sedentaria e scorrette abitudini alimentari. Come dire, poca frutta e verdura tanti zuccheri e proteine. Oggi, gli studi dicono che tutto comincia in pancia. Donne in gravidanza che consumano troppe proteine creerebbero possibili basi per il sovrappeso futuro del bambino. E continua nei primi anni di vita con uno svezzamento che contempla un apporto eccessivo di proteine, tanto che la Società Italiana di Pediatria consiglia di non superare le dosi di 20-30 g di carne o prosciutto cotto per porzione, non eccedere nell’utilizzo del Parmigiano (il famoso cucchiaino che da buoni Italiani aggiungeremmo una volta sì e l’altra pure), preferire latte artificiale non troppo ricco di proteine (così da essere il più possibile simile a quello materno) e limitare la quantità di latte vaccino dopo l’anno.
Cosa c’è nel piattino di Lea questa settimana?
-
1 porzione di tacchino
-
1 porzione di prosciutto cotto (che adora mangiucchiare a pezzettini a mano libera)
-
2 porzioni di lenticchie
-
1 porzione di piselli spezzati
-
1 porzione di branzino
-
1 porzione di sogliola
-
1 porzione di ricotta
-
1 tuorlo alla coque
-
1 tuorlo sodo
-
1 porzione di crescenza fresca
-
2 cucchiaini di Parmigiano Reggiano
-
1 porzione di brodo di carne leggero (a base di pollo)
-
2 porzioni di yogurt
Il tutto “innaffiato” da verdure, verdure e verdure, frutta e carboidrati di varia natura. Leggi tutte le puntate dell'agenda dello svezzamento
L'autrice dell'articolo e la fotografa
Leggi anche la Guida allo svezzamento di nostrofiglio.it con le ultimi indicazioni della comunità scientifica Se vuoi chiedere consiglio a altre mamme, entra nel forum sezione Svezzamento