Tapioca e svezzamento
Il periodo dello svezzamento di un neonato viene anche definito di "alimentazione complementare", ovvero è quel passaggio da un'alimentazione fatta esclusivamente a base di latte a un'alimentazione che, oltre al latte, inizia a inserire anche altri alimenti. Questa integrazione si rende necessaria dopo i sei mesi perché il latte materno inizia a perdere gradualmente vitamine e sali minerali. In questa fase, che dovrebbe proseguire almeno fino ai 12 mesi, gli altri cibi hanno il compito di supplire alle carenze dell'allattamento e garantire al bambino una nutrizione adeguata. Sia l'Organizzazione Mondiale della Sanità che il Fondo per l'Infanzia dell'Onu, considerano il latte materno l'alimento ideale per i bambini fino a 6 mesi di vita. Dal sesto mese, il piccolo inizia invece a essere in grado di deglutire i solidi. Tra gli ingredienti della ricetta base per la classica "pappa", ovvero il brodo vegetale, Oms e Unicef segnalano anche la farina di tapioca.
Cos’è la tapioca
La tapioca è un cibo ricco di amidi che deriva dal tubero della manioca, anche noto con il nome di cassava o yucca. È originaria dell'America centrale, m è oggi diffusa in tutto il mondo. La parte commestibile della pianta è appunto il tubero, dal quale si ricavano prodotti come farina e fecola. La farina di tapioca si ottiene per macinatura mentre la fecola è ricavata dopo una deposizione dei carboidrati nel liquido di lavaggio della pasta fatta con la stessa farina derivata dalla manioca. Durante lo svezzamento, la tapioca è un alimento perfettamente indicato per il neonato grazie alla sua alta digeribilità, la ricchezza di amidi e per non essere allergizzante.
Quali sono le proprietà della tapioca
La tapioca contiene molti carboidrati e amidi ideali per la preparazione di creme e passate. In generale, include anche un piccola parte di fibre, un'altra parte di grassi vegetali buoni, qualche sale minerale e una minima parte di proteine.
La sua composizione la rende ottima per la digestione. Inoltre la tapioca non contiene glutine e questo ne permette l'utilizzo anche da parte di chi soffre di celiachia. Questo prodotto viene considerato simile a un cereale per il suo alto contenuto di amidi. La differenza è che la tapioca non presenta nessun rischio di scatenare allergie o intolleranze. Il basso contenuto proteico e la sua composizione rende infatti la tapioca uno degli alimenti meno allergizzanti.
Quando introdurla nella dieta del bambino e i suoi benefici
L'alta digeribilità, la presenza di amidi vegetali e l'assenza di glutine rendono la tapioca perfetta già nelle primissime fasi dello svezzamento, ovvero nelle prime pappe dopo il sesto mese del neonato. Questo ingrediente è spesso associato al mais per equilibrare e bilanciare la composizione di nutrienti nella dieta del bambino. Il gusto della tapioca è dolce e la consistenza è sia cremosa che gelatinosa, aspetti che sono molto apprezzato dai neonati. La sua capacità di addensare e legare gli ingredienti nelle ricette le conferisce inoltre una ottima versatilità nelle preparazioni delle pappe. Solitamente, la tapioca è uno degli ingredienti principali delle confezioni già pronte per la preparazione delle pappe per il neonato, disponibili in commercio.
Come si prepara la prima pappa
Sul sito dell'ospedale Bambino Gesù viene indicata una ricetta semplice per preparare la base per la classica pappa. Per prima cosa bisogna far bollire in una pentola un litro d'acqua e verdure di stagione. Quando il liquido si è dimezzato, togliere le verdure e utilizzare il brodo, di circa 200 ml, per preparare la pappa. Il passato delle verdure utilizzate per preparare il brodo potrà essere aggiunto dopo qualche giorno, oppure fin da subito. Un passaggio a cui fare attenzione è: non aggiungere sale per tutto il primo anno di vita. Al brodo vegetale si potranno poi aggiungere i seguenti ingredienti:
- una quota di carboidrati: crema di riso o farina di mais e tapioca, da 1 a 3 cucchiai in totale
- una quota di proteine: liofilizzati o omogeneizzati di carne o pesce oppure alimenti freschi
- una quota di grassi: un cucchiaino (5ml) di olio extra vergine d'oliva