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I tremori del neonato, quando preoccuparsi e perché si verificano

di Penelope Greco - 03.10.2024 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
I tremori del neonato sono quasi sempre il segnale di un apparato neuromotorio immaturo. Il pediatra ci spiega quando preoccuparsi e perché si verificano

In questo articolo

Tremori del neonato

Hai notato che quando il tuo bimbo si sveglia, oppure dopo un episodio di pianto, è soggetto a tremori che coinvolgono gli arti, il tronco e la testolina. Sembrano proprio brividi, ma sono più intensi eppure non fa freddo. È facile che ti preoccupi, pensando che il piccolo stia poco bene è che addirittura abbia le convulsioni. In realtà, i tremori del neonato che scompaiono toccando leggermente il bimbo, oppure attirando la sua attenzione con un sorriso o su un oggetto, normalmente non sono dovuti a un problema neurologico. Per sicurezza si può descrivere il fenomeno al pediatra, ma nella maggioranza dei casi i genitori possono stare tranquilli.

I tremori del neonato e il sistema nervoso immaturo

Solitamente i tremori del neonato compaiono nei primi 2-3 mesi di vita. Sono dovuti all'ipereccitabilità del sistema nervoso e muscolare, che è particolarmente sensibile ai passaggi di stato di coscienza, per esempio il risveglio improvviso mentre il bimbo è in fase di sonno profondo o dopo una crisi di pianto. In questi momenti, i tremori del neonato sono la manifestazione che la corteccia motoria, parte del sistema nervoso che ha la funzione di coordinare i movimenti volontari, è ancora immatura e quindi non riesce ancora a controllare i movimenti spontanei e involontari. I tremori del neonato possono essere di due tipi.

  1. I tremori veri e propri sono movimenti simmetrici di distensione e di contrazioni,
  2. le clonie sono tremori costituiti da una fase iniziale rapida seguita da una lenta.

Altre cause dei tremori del neonato

Secondo gli esperti, i tremori del neonato si verificano più facilmente nei piccoli nati in seguito a un parto difficile, oppure ai figli di donne con diabete gestazionale ed esposti quindi a una situazione di ipoglicemia. Alcuni studi hanno messo in relazione questa manifestazione con una carenza di vitamina D nel bebè. Si tratta comunque di una condizione benigna, destinata ad attenuarsi con il passare dei mesi.

È bene segnalare queste manifestazioni al pediatra, che potrà inquadrarle nel corso della visita mensile.

Quando i tremori del neonato non sono preoccupanti

Il pediatra, in seguito alla visita e all'anamnesi del piccolo, potrà rassicurare i genitori o suggerire ulteriori approfondimenti. Di solito i tremori del neonato non devono preoccupare se si verificano dopo il primo mese di vita, se durano pochi istanti proprio come succede con i brividi e se compaiono in concomitanza del risveglio o dell'addormentamento. Altri segnali rassicuranti sono il fatto che il tremore scompare quando il piccolo viene abbracciato, toccato o distratto, se si verifica una o due volte al giorno e se il bambino durante questo episodio non compie movimenti anomali con gli occhi.

I tremori del neonato, quando proeccuparsi

Se i tremori del neonato si presentano in età molto precoce, ossia entro il primo mese di vita, si verificano più volte al giorno e ogni episodio ha una durata superiore ai 30 secondi, potrebbero essere il segnale di qualcosa di più serio. I tremori del neonato frequenti e prolungati si possono verificare se il bambino è soggetto a qualche problema come, per esempio, disturbi della tiroide, ipoglicemia, problemi neurologici. Non è detto che sia così, ma sicuramente una valutazione precoce, senza sottovalutare i segnali, permettono anche un intervento tempestivo con le cure più appropriate.

Domande e risposte

Cosa vuol dire quando un neonato trema?

Di solito, le scosse del neonato si manifestano durante i primi 2-3 mesi di vita e sono legate ad un sistema nervoso e muscolare ipereccitabile, che è particolarmente sensibile ai cambiamenti di stato di coscienza, come ad esempio il risveglio improvviso durante il sonno profondo del bambino o dopo una crisi di pianto.

Cosa fare se il bambino trema?

In realtà non si deve fare necessariamente qualcosa: sono tremori benigni e passeggeri. Se vogliamo intervenire possiamo incoraggiare l'allattamento oppure mettere delicatamente un dito in bocca, o, ancora, possiamo prenderlo in braccio e coccolarlo.

E se il neonato si irrigidisce? Cosa fare?

Se il neonato si irrigidisce e scoppia a piangere potrebbe trattarsi del riflesso di moro. Questa reazione è del tutto normale e rientra nel processo di sviluppo. Quando il bambino sperimenta il riflesso di Moro, è consigliabile cercare di calmarlo, lasciando che si rilassi poco a poco.

In altri casi, potrebbe trattarsi di reflusso che porta il bambino a inarcare la schiena oppure di problemi neurologici. Per risolverli è meglio chiedere un parere del pediatra.

Come riconoscere problemi neurologici in un neonato?

Alcuni sintomi di problemi neurologici del neonato si manifestano presto, altri più tardi.

L'ipotonia o ipertonia è uno dei segni più evidenti e provoca difficoltà anche nell'allattamento. Quando i muscoli sono troppo deboli, infatti, il piccolo non ha la forza per succhiare il latte o per deglutire. Più avanti, ha problemi perfino a sollevare le braccia o la testa. 

Se il bambino non alza la testa, non segue gli oggetti con lo sguardo, non sorride, sono altri segnali di problemi neurologici. Anche il fatto che non tenti neanche di gattonare o di muoversi da solo è un campanello d'allarme serio.

Fonti

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Revisionato da Francesca Capriati

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