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In vacanza con il neonato: 17 consigli per viaggiare sicuri

di Irma Levanti - 21.07.2020 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
In vacanza con un bimbo piccolo. Ma dove è meglio andare con un neonato? Cosa mettere in valigia e come spostarsi? Ecco tutti i suggerimenti forniti dalla Società italiana di neonatologia.

In questo articolo

Se in famiglia è appena arrivato un bebè si può comunque andare in vacanza: i bambini non hanno problemi a viaggiare. La Società italiana di neonatologia, però, fornisce alcuni consigli per affrontare viaggi e vacanze in massima sicurezza.

1. Dopo i primi dieci giorni è meglio


I neonati possono affrontare ogni tipo di viaggio, a patto che venga garantito il loro benessere. Tuttavia, se possibile, è meglio aspettare almeno una decina di giorni dopo la nascita prima di mettersi in viaggio. In questo primissimo periodo, infatti, alcune condizioni, come un eventuale calo ponderale o la comparsa di ittero, potrebbero richiedere un monitoraggio da parte del pediatra. E a casa è più facile tenere sotto controllo la situazione.

Sono anche i giorni critici per un corretto avvio dell'allattamento al seno e i disagi del viaggio potrebbero creare qualche interferenza.

2. Viaggi e vaccini

Quando programmi le vacanze, valuta bene i tempi per le vaccinazioni obbligatorie, in modo da rispettare le scadenze previste, o comunque di non sfasarle troppo.

3. Tante mete possibili


Non ci sono limitazioni sulla meta: vanno bene sia mare sia montagna, anche se probabilmente è la campagna la destinazione ideale.

4. In campagna occhio agli insetti


Il neonato, che dorme ancora per la maggior parte del tempo, ha bisogno di calma e di ritmi regolari, che sono probabilmente più facili da trovare in campagna, dove in genere c'è anche un clima temperato. Meglio evitare, comunque, le zone in prossimità di stagni e stalle, dove potrebbero concentrarsi insetti come zanzare, tafani o pappataci, fastidiosi e potenziali veicoli di malattie.

5. Al mare: attenzione al caldo eccessivo


Il rischio principale, per il neonato in vacanza al mare, è l'esposizione a temperature troppo elevate, alle quali risulta ancora molto vulnerabili, con il conseguente rischio di disidratazione. Per evitarlo, però, basta garantire al piccolo le giuste condizioni climatiche: preferisci ambienti arieggiati ed evita di uscire nelle ore centrali della giornata.

6. I segnali della disidratazione


Alcuni segnali permettono di capire che il piccolo si sta disidratando: scarsa emissione di urine (il pannolino risulta spesso asciutto), secchezza delle mucose, avvallamento della fontanella anteriore, irritabilità o sopore, talvolta alterazioni della temperatura corporea.

La SIN ricorda che per soddisfare i bisogni di liquidi di un neonato basta il latte e non serve somministrare altri liquidi, acqua compresa.

7. Scegli ambienti sicuri


La tentazione della spiaggetta tranquilla può essere forte, ma è meglio evitare luoghi troppo isolati (come pure quelli troppo affollati) e lontani dalla possibilità di raggiungere facilmente un soccorso in caso di bisogno. L’ideale è scegliere spiagge “a misura di bambino”.

8. In montagna, ma con moderazione


Il clima della montagna è in genere perfetto per un bambino di poche settimane, ma è meglio evitare altitudini troppo elevate (sopra i 2000-2500 metri), o soggiorni troppo brevi, che non permettano i fisiologici adattamenti richiesti dal cambio di altitudine.

Una volta in vacanza, sono sconsigliate gite e passeggiate troppo lunghe e impegnative, anche perché il neonato non ha una struttura ossea e muscolare adatta ad essere trasportato "a spalla".

IN VALIGIA
9. Abbigliamento, ecco il bagaglio minimo


Se la meta prevede un clima caldo e soleggiato, non serve molto: indumenti chiari e leggeri, di fibre naturali, che lascino scoperti braccia e gambe, un cappellino chiaro a falda ampia per proteggere il piccolo da eventuali congiuntiviti da esposizione solare e un maglioncino in filo contro l’umidità delle ore serali.

10. Per il viaggio


Utilissime le salviette imbevute e i bavaglini, detergenti antisettici per eventuali oggetti che potrebbero venire in contatto con il piccolo, una riserva di pannolini e una copertina per proteggerlo dall’aria condizionata.

11. Prodotti per il benessere ed eventuali farmaci


Oltre alla classiche pomate contro gli arrossamenti della pelle e alla soluzione fisiologica per ilavaggi nasali, può essere utile portare con sé un antipiretico (come paracetamolo in gocce), anche se prima di somministrarlo occorre consultarsi con il pediatra. Anzi: potrebbe valere la pena consigliarsi con il medico anche prima della partenza, per eventuali consigli specifici sulla gestione del piccolo.

Per prevenire le scottature la strategia migliore è una ridotta esposizione al sole, Tuttavia, di tanto in tanto si possono utilizzare per le zone esposte creme con filtro fisico, ovvero contenenti minerali quali ossido di zinco o titanio che riflettono i raggi solari impedendone la penetrazione.

Meglio scegliere prodotti non troppo untuosi, per evitare l’occlusione dei pori.


Contro le punture d’insetto infine sono sconsigliati i fornelletti e i repellenti da spruzzare sulla pelle (quelli più efficaci, che contengono il Deet, sono controindicati fino ai 12 anni). Se ci sono insetti, è il caso di attrezzarsi con classiche zanzariere, da mettere su culle, carrozzine e possibilmente anche alle finestre.

COME
12. In auto, controllare le temperature


Nessun problema per i viaggi in auto, a patto di garantire condizioni climatiche favorevoli all'interno dell’abitacolo. E quindi: meglio viaggiare nelle ore più temperate, durante le soste posizionare l’auto all’ombra e non abusare con l’aria condizionata (la temperatura non dovrebbe mai scendere sotto i 22-23°C). Non lasciare mai solo il bambino (l'interno dell'auto potrebbe scaldarsi troppo, facendolo disidratare) e prevedere una sosta ogni due ore, e ogni volta che deve essere alimentato.

13. Ovetto in regola


Per un viaggio in assoluta sicurezza è molto importante rispettare le regole previste dal Codice della strada: il neonato deve essere alloggiato nel suo “ovetto”, conforme alla normativa europea. I dispositivi più recenti sono contrassegnati dalla sigla ECE R44-03 e per legge sono gli unici che possono essere venduti nei negozi.

L'ovetto va fissato al sedile rispettando le regole di installazione: per esempio, fino ai 9 chili di peso del bambino, il seggiolino deve essere posto in senso contrario a quello di marcia. Il posto più sicuro è il sedile centrale posteriore, più riparato in caso di urto sia frontale che laterale: vietato invece posizionarlo sul sedile anteriore, se è presente l'airbag.

14. No problem con il treno


Il treno rappresenta sicuramente una soluzione comoda, perché c'è spazio per muoversi, per passeggiare e per collocare il passeggino o l'ovetto in caso di necessità. Inoltre, il piccolo può viaggiare in braccio alla mamma.

15. Aereo: si può fare, ma meglio rimandare


Se è proprio necessario, il neonato può tranquillamente viaggiare in aereo, prendendo prima contatto con la compagnia per tutte le indicazioni.

In questo caso, è bene farlo succhiare spesso, per ridurre il rischio di dolore alle orecchie, soprattutto durante decollo e atterraggio.

Se possibile, però, è meglio posticipare il battesimo del volo, perché in aereo il piccolo viene sottoposto a stress per eventuali sbalzi di temperatura, di pressione e per la presenza di luci e rumori che possono disturbarlo. Inoltre, aumenta la possibilità di contrarre infezioni respiratorie.

A DESTINAZIONE
16. Medici e farmacie: per ogni evenienza, prepararsi in anticipo


Con un bambino molto piccolo è sempre meglio essere preparati a ogni evenienza, quindi è buona norma informarsi in anticipo sulla presenza di pediatri, farmacie, guardia medica e tutto quello di cui si potrebbe avere improvvisamente bisogno, anche per piccoli inconvenienti.

17. Sul posto, un ambiente a misura di bambino


Albergo, B&B, appartamento: qualunque sia la modalità di soggiorno, è importate che l'ambiente scelto per le vacanze sia attrezzato e a misura di bambino, quindi prima di tutto ben pulito e non troppo caldo né troppo freddo.

A questo proposito, ecco qualche consiglio sull'uso del condizionatore: le temperature non dovrebbero essere inferiori a 22-23 gradi e le bocchette vanno dirette verso l'alto e non verso il bambino. Attenzione alla deumidificazione dell'ambiente, perché potrebbe comportare un'eccessiva secchezza delle mucose. Infine, ricordati di arieggiare più volte al giorno i locali, per evitare l'accumulo di sostanze inquinanti.

Fonte per questo articolo: Comunicato della Società italiana di neonatologia (SIN), a cura del pediatra Marcello Lanari, consigliere SIN

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