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Vacanze con i bambini, destinazione montagna

di Angela Bisceglia - 06.05.2013 - Scrivici

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Anche la montagna offre numerosi stimoli ai bambini, di qualunque età. Attenzione a escursioni termiche, traumi e punture di insetti.

In montagna - Aria pura, piacevoli passeggiate, coinvolgenti escursioni, paesaggi nuovi, ricchi di una vegetazione tutta da scoprire: anche la montagna offre numerosi stimoli ai bambini, di qualunque età. E se al mare bisogna fare attenzione al sole di mezzogiorno, in montagna le ore centrali del giorno sono da preferire, per le temperature più dolci e la protezione solare ‘naturale’ rappresentata dagli alberi.

ATTENZIONE A ...

Escursioni termiche. Anche se è una bella giornata, in montagna c’è sempre un po’ di vento e gli sbalzi climatici sono abbastanza repentini e marcati, soprattutto appena il sole incomincia a calare. Se il bambino fa il bagno in piscina o se ci coglie una pioggia improvvisa, occorre asciugarlo subito e fargli indossare abiti asciutti.

Vespe e api. Pericolose soprattutto se il bambino scopre un alveare: attratto dalla novità, potrebbe avvicinarsi troppo e trovare brutte sorprese! Il rischio principale della puntura di una vespa è quello di una reazione allergica anche grave (ma fortunatamente rara!) come lo shock anafilattico, che richiede un pronto intervento in ospedale.

Se la mamma già sa che il bambino è allergico, è importante che porti con sé l’adrenalina fast-jet per un’eventuale emergenza, facile da iniettare e che in caso di reazione grave si rivela il rimedio salva-vita. Per lenire il dolore, invece, va bene applicare sulla puntura dell’ammoniaca o del ghiaccio. Leggi Primo soccorso in vacanza

Punture di zecche. Essere punti dalle zecche è più comune di quanto si creda. Si possono trovare in molte zone boscose di Friuli, Trentino, Veneto, Liguria, Campania, Calabria, Sicilia. Per evitarle, un buon accorgimento è indossare calzettoni, pantaloni lunghi e scarpe chiuse quando si passeggia nei boschi e cercare di camminare sul sentiero evitando il contatto con la vegetazione.

Il morso non provoca fastidi e spesso la mamma si accorge che il bambino è stato punto solo alla sera, quando vede l’insetto attaccato alla pelle o trova un nodulino nero sottopelle del diametro di 3-4 mm.

La zecca va tolta in toto, aiutandosi con una pinzetta; se non si riesce, meglio farlo fare dal medico, per essere sicuri di averla estratta completamente. La zecca potrebbe trasmette infezioni anche serie, come la malattia di Lyme.

Traumi. Finalmente liberi, i bambini corrono, si arrampicano e qualche volta cadono. Il più delle volte se la cavano con una leggera sbucciatura e una piccola contusione, ma se si fa una scampagnata è meglio portare con sé un kit di pronto soccorso: disinfettante (acqua ossigenata o salviettine ad azione disinfettante), cerotti, bende per fasciature. Naturalmente se c’è un dubbio di frattura, bisogna andare in ospedale.

(Consulenza: Susanna Esposito, professore associato di pediatria e responsabile dell’U.O.S. (Unità Operativa Semplice) di infettivologia pediatrica e responsabile del Centro del Bambino Viaggiatore della clinica De Marchi di Milano)

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