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8 marzo: i dati sulla violenza contro le donne

di Luisa Perego - 08.03.2018 - Scrivici

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Fonte: pixabay
Cala il numero degli omicidi di cui è vittima una donna. Aumentano invece i casi di stupro. Sono alcuni dei dati pubblicati nella rivista 'Poliziamoderna' in occasione dell'8 marzo.

Donne: mogli, madri, figlie. Vittime di violenza. In occasione dell'8 marzo la rivista della Polizia, 'Poliziamoderna', pubblica i dati sulla violenza sulle donne.

Negli ultimi dieci anni gli omicidi sono calati del 20%. È aumentata però l'incidenza delle donne vittime sul numero totale di omicidi, passando dal 24% al 34%.

Una violenza fin troppo attuale. Come spiega il capo della Polizia, Franco Gabrielli: "Non basta applicare la legge, è necessario assicurare alla donna l'accoglienza, informazioni e sostegno necessari ad uscire dalla condizione di soggezione e isolamento", dato che una donna vittima di violenza di genere è "vittima di violenza fisica, psicologica, economica e sociale".

L'approfondimento analizza le varie sfumature di cui una donna può diventare vittima.

Si parte dai 'reati spia', come maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e violenza sessuale (di cui l'incidenza è scesa di quattro punti percentuale nell'ultimo biennio), agli omicidi volontari, che diminuiscono appunto passando da 150 a 121.

Il reato di stalking resta pressoché invariato, passando al 73,52% dal 76,98% nel 2014.

Nell'ultimo biennio le violenze sessuali sono aumentate del 5%, passate da 4000 nel 2015 a 4261 nel 2017. La maggior parte avviene in strada o in auto e nel 60% dei casi gli autori sono italiani.

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