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A Milano sempre più bimbi vegani

di Irma Levanti - 04.10.2018 - Scrivici

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Fonte: Oksana Kuzmina / Alamy / IPA
I dati dell'azienda che fornisce i pasti alle mense scolastiche del capoluogo lombardo parlano chiaro: in cinque anni i piccoli che non mangiano carne, pesce e derivati animali sono raddoppiati.

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Dai nidi alle medie, nelle scuole pubbliche milanesi sono sempre più i bimbi vegani:

in soli cinque anni, dal 2013 al 2017, i bimbi che non mangiano né carne, né pesce né altri derivati animali come latte e latticini, uova, miele sono praticamente raddoppiati, passando da 105 a 222.

Sono i dati sulle “diete speciali etico religiose” rilasciate da Milano Ristorazione, l'azienda che serve i pasti nelle mense scolastiche del capoluogo lombardo, resi pubblici oggi dal quotidiano Repubblica.

Nel 2017 sono stati 8503 i bimbi afferenti a nidi, asili e scuole milanesi i cui genitori hanno chiesto un menù speciale per motivi etico-religiosi (+43% rispetto al 2013). Tra questi, 3469 avevano scelto un menù senza carne di maiale, 457 senza carne suina e bovina e 4577 senza carne di qualunque tipo. Nel 2013 erano stati 2870 i bambini con menu completamente privo di carne, con un aumento del 60%. E sempre nell'ultimo anno, i vegetariani, che non mangiano né carne né pesce ma accettano derivati animali, sono stati 361.

I bimbi vegani sono ancora una minoranza, ma i dati dicono che sono in crescita, almeno a Milano. Una scelta che nel caso dei bambini più piccoli, fino all'adolescenza, sono in genere i genitori a compiere, per varie motivazioni: il rispetto per gli animali, l'impatto sull'ambiente, l'idea che faccia meglio alla salute.

In realtà, come ricorda il position paper su Diete vegetariane in gravidanza ed età evolutiva pubblicato nel 2017 da alcune società pediatriche e di medicina perinatale non ci sono dati che dimostrino la superiorità dal punto di vista della salute di una dieta vegana rispetto a una dieta onnivora ben equilibrata, come potrebbe essere la dieta mediterranea.

I dati a disposizione indicano che le diete veg non sembrano avere un ruolo particolare nella prevenzione di malattie rispetto a quanto garantito da una dieta mediterranea, e dunque questo non dovrebbe essere il motivo per proporla a bambini, adolescenti e donne in gravidanza o allattamento.

Il problema sta nel fatto che le diete vegane strette comportano necessariamente la carenza di vitamina B12, presente solo in cibi di origine animale e fondamentale per la crescita e lo sviluppo neurologico, e possono comportare la carenza di altre sostanze molto importanti, dal ferro al calcio agli acidi grassi omega tre. Per questo non devono essere proposte ai bambini – specie se molto piccoli - in modo avventato e leggero, ma - come suggerisce il pediatra genovese Alberto Ferrando nel suo libro Come nutrire mio figlio - in modo ben pianificato, nell'ambito di una stretta collaborazione tra la famiglia e il pediatra.

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