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Birmania: Mohammed, 16 mesi, come Aylan muore per fuggire dalla guerra

di Luisa Perego - 05.01.2017 - Scrivici

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E' annegato nel fiume Naf, sul confine tra Birmania e Bangladesh, mentre stava cercando scampo dalla guerra insieme alla sua famiglia. Mohammed Shohayat è morto a 16 mesi. Il suo corpo, riverso nella sabbia, è stato fotografato nella stessa posizione di quello di Aylan, il bimbo di 3 anni che nel 2015 cercava scampo dalla guerra in Siria. Il padre di Mohammed rivela l'accaduto in un'intervista alla CNN.

In questo articolo

Morire a 16 mesi per cercare un futuro migliore. E' successo al piccolo Mohammed Shohayat, insieme alla madre e al fratellino. Con la sua famiglia stava cercando scampo dalla morte.

Mohammed è annegato dopo il rovesciamento della barca che stava trasportando lui, la madre, lo zio e il fratello di tre anni. Il suo corpo è stato trasportato a riva ed è rimasto lì, nella stessa posizione immortalata nelle foto di un altro bimbo rifugiato, Aylan.

Mohammed come Aylan Kurdi

Era il 2 settembre 2015 e Aylan Kurdi, profugo siriano di 3 anni, era morto annegato sulla spiaggia di Bodrum. La sua foto choc con la faccia rivolta nella spiaggia e le onde che circondavano il suo corpo aveva fatto il giro del mondo e avevano commosso la comunità internazionale.

Mohammed Shohayat, 16 mesi

La posizione di Mohammed è la stessa di Aylan

A cambiare è il posto. L'evento è successo in Birmania.

Mohammed è figlio del popolo dei rohingya, minoranza musulmana perseguitata in Birmania. Dallo Stato birmano Rakhine, la sua famiglia stava cercando di raggiungere il Bangladesh, ma lo scorso dicembre la barca che li stava portando è affondata sul fiume Naf, mentre i soldati sparavano sui profughi fuggitivi. Ieri Aylan, oggi Mohammed.

Come racconta Zafor Almd (nella foto principale di questo articolo), il padre del piccolo, in un'intervista esclusiva alla CNN: "Ogni volta che guardo la foto mi sento morire. Vorrei essere morto". "La mia vita non ha più senso", ha aggiunto l'uomo dal campo profughi in cui ora vive.

Zafor Alamd, papà di Mohammed, nel video in esclusiva della CNN

"Nel nostro villaggio ci sparano dagli elicotteri, i soldati del Myanmar ci cercano per ucciderci. Mio nonno e mia nonna sono stati bruciati vivi. Tutto il nostro villaggio è stato bruciato dai militari. Non è rimasto niente".


Chi sono i rohingya

I rohingya sono una minoranza musulmana nello Stato di Rakhine, in Birmania. Parlano il rohingya, lingua indoeuropea legata alla lingua chittagong e anche al bengalese.

Questa popolazione è linguisticamente legata alle parlate degli Indo-Ariani di India e Bangladesh, che si contrappongono a quelle sino-tibetane del Myanmar (o Birmania).

Più di 100.000 rohingya vivono in campi per sfollati, senza possibilità di poterli lasciare. Relegati in ghetti o campi profughi in Bangladesh e sulla zona di confine tra Thailandia e Myanmar.

Secondo Amnesty International, la popolazione rohingya continua a subire violazioni dei diritti umani da parte della dittatura militare birmana dal 1978. Per questo in molti cercano di raggiungere il Bangladesh.

Fonti e approfondimenti:

CNN - 'The Rohingya Alan Kurdi': Will the world take notice now?

CNN: 'Bebé refugiado muere ahogado: la tragedia olvidada de los rohinyás"
Amnesty Internationale - Who are the Rohingya refugees?

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