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Alex Maria ringrazia tutti e ora è pronto per una nuova avventura

di Luisa Perego - 07.05.2019 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Ha combattuto come un piccolo grande guerriero e a quattro mesi dal trapianto avvenuto all'ospedale Bambino Gesù di Roma Alex saluta tutti dal suo profilo Facebook e rassicura sulla sua condizione.

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Vi ricordate del piccolo Alex Maria? La storia del bimbo alla ricerca di un donatore di midollo osseo per vivere ha commosso tutta l'Italia tanto da mobilitare lo scorso ottobre diverse raccolte di campioni nelle piazze italiane alla ricerca di persone compatibili per il trapianto.

Alessandro Maria, due anni, ha combattuto dalla nascita contro una malattia rara, la Linfoistiocitosi emofagocitica.

Nato a Londra, a gennaio il bambino è tornato in Italia ed è stato sottoposto presso l'Ospedale Bambino Gesù di Roma a un trapianto di midollo osseo da genitore. Un trapianto con la speranza di guarigione totale. Alex è stato dimesso il 24 gennaio 2019.

A distanza di quattro mesi dal trapianto, la buona notizia. A darla sono i genitori stessi del bambino, dalla pagina Facebook creata apposta per lui. Alex Maria sta bene. E può iniziare a vivere come i bimbi della sua età.

"Non è stato semplice, ma possono finalmente intraprendere una nuova avventura"

"Non è stato semplice, sono stato lontano da tutto e da tutti - si legge sulla pagina Facebook dedicata al piccolo - ma adesso che il catetere venoso centrale, collegato al mio cuoricino per permettere l’infusione dei farmaci oltre che delle cellule staminali di papà, è stato tolto ed abbiamo avuto conferma dagli ultimi esami che le cellule del mio papà hanno completamente sostituito quelle mie malate, posso finalmente intraprendere una nuova avventura: vivere come i bimbi delle mia età.

Ho combattuto come un guerriero, mi sono aggrappato alla vita con tutte le mie forze, così come giorno dopo giorno lo stanno facendo tanti altri bambini e malati che impavidi stanno combattendo battaglie estenuanti. Credo di essere stato anche un po’ fortunato, ho incontrato medici formidabili, sono stato curato in un centro d’eccellenza, e sono guarito; ma inevitabilmente il mio pensiero va a tutti quei bimbi, meno fortunati di me, che purtroppo non ce l’hanno fatta".

Il bimbo ringrazia tanto per "l’amore sconfinato della vostra scelta coscienziosa di iscrivervi al registro dei donatori di midollo osseo, che sta donando a tanti altri bambini, e malati, un’altra occasione. Vi prego, non lasciate infrangere questo maremoto sullo scoglio dell’indifferenza, ma sostenete la sua onda d’urto per alimentare le speranze di guarigione di altri malati, molti in età pediatrica come me. Io sono riuscito a compiere due anni perché papà mi ha donato le sue cellule staminali emopoietiche, e mi ha pure raccontato che è stato davvero molto semplice. Poi i medici dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù hanno fatto la magia e mi hanno salvato".

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