"Voglio lo status di padre per vedere mio figlio". Questa la richiesta di aiuto dal carcere di San Vittore di Milano di Alex Boettcher, il compagno di Martina Levato, condannato a 14 anni di carcere per le aggressioni con l'acido. Dopo che Martina ha partorito, lo scorso 15 agosto, Alex non è stato in grado di vedere suo figlio. E neppure di riconoscerlo.
Martina è favorevole al riconoscimento di Alex, ha dato il nullaosta alle pratiche burocratiche. E ad Alex basterebbe una firma.
Il problema però è di natura burocratica: non esiste una normativa sulle missioni dei messi comunali in carcere per espletare questi atti. In teoria Alex dovrebbe uscire dal carcere, andare negli uffici del Comune e firmare l'atto di riconoscimento formale. Ma non può farlo fino al 2029, a fine pena. Avvocati e magistrati sono al lavoro per capire che cosa fare. Ora Achille all'anagrafe è registrato solo come Achille Levato.
Nel frattempo Martina ha potuto vedere ieri il figlio per 40 minuti. "Un'emozione fortissima poterlo abbracciare", ha dichiarato. Non ha potuto però allattarlo, se non indirettamente con il tiralatte.
Coppia dell'acido, il pm chiede l'adottabilità del figlio di Martina e Alexander
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