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Coronavirus: attenzione alle intossicazioni domestiche da disinfettanti. Più a rischio i bambini

di Irma Levanti - 25.03.2020 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
L'allarme del Centro Antiveleni dell'Ospedale Niguarda di Milano. Dall'inizio dell'emergenza aumentate del 65% le consulenze per intossicazioni da disinfettanti (+135% sotto i cinque anni)

In questo articolo

L'emergenza coronavirus porta con sé anche un importante effetto collaterale: l'aumento vertiginoso dell'uso di disinfettanti, con conseguente aumento anche delle intossicazioni da disinfettanti stessi. E i più a rischio sono proprio i bambini.

L'allarme arriva dal Centro Antiveleni dell'Ospedale Niguarda di Milano, tra i più importanti  riferimenti italiani per la diagnosi e il trattamento di intossicazioni acute: dall'inizio dell'emergenza coronavirus, le richieste di consulenza per intossicazione da disinfettanti è aumentata del 65%, con un picco del 135% nella fascia pediatrica sotto i cinque anni.

Perché tutte queste intossicazioni

"Per esempio c'è chi, seguendo tutorial online e ricette fai da te, prepara miscele di sostanze chimiche non compatibili tra loro" spiega la direttrice del Centro Franca Davanzo. "O chi imbeve le mascherine con quantità eccessive di disinfettanti e poi le indossa, inalando un elevato dosaggio di sostanze chimiche. E ancora, e sono i casi più frequenti, c'è chi riempie la casa di bottiglie di disinfettanti commerciali o preparati artigianalmente (magari in contenitori non etichettati) e le lascia alla portata dei bambini".

E proprio i bambini risultano i più esposti al fenomeno, con un incremento delle intossicazioni pediatriche del 135%.

Come limitare il rischio

Per limitare questo rischio valgono le regole di sempre:

  • non lasciare mai alla portata dei bambini i contenitori dei prodotti di sostanze tossiche, come sono appunto disinfettanti e detersivi;
  • evitare di conservare questi prodotti in contenitori anonimi, senza etichetta, o in contenitori che comunemente contengono prodotti alimentari;
  • in caso di ingestione prima di recarsi in pronto soccorso è bene chiamare un Centro antiveleni (02 66101029 è il numero di quello del Niguarda). In questo modo la gestione telefonica dell'emergenza consente di capire se è necessario o meno un successivo accesso al pronto soccorso.

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