Spesso i genitori non resistono e pubblicano foto di figli minorenni sui social network, magari mentre sono immortalati insieme ad una festa o in ritratti di famiglia. Ciò però potrebbe avere un risvolto negativo per i giovani interessati.
Infatti, come riporta la Bbc, secondo la banca Barclays entro il 2030 lo 'sharenting', termine inglese che indica la condivisione di foto, sarà la causa dei due terzi dei furti d’identità realizzati online ai danni di persone giovani.
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In che modo ciò avverrà? Semplicemente attraverso la pubblicazione di informazioni. Il primo giorno di scuola, ad esempio, può offrire indizi importanti su indirizzo e quartiere di residenza e anche soltanto la pubblicazione del nome del bambino può diventare un’informazione preziosa per tentare di accedere al conto in banca.
Inoltre, è difficile contenere il fenomeno. Infatti, da un sondaggio di Barclays è venuto fuori che il 75% dei genitori ha condiviso immagini dei figli svelando dettagli personali che potrebbero essere usati dai malviventi. In più, il 30% ha dichiarato di possedere almeno una password che contiene date significative e nomi della famiglia. Meglio quindi pensarci e non farsi prendere dall'istinto di pubblicare una bella foto.
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