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Germania: settimana lavorativa di 28 ore (per chi deve badare a un figlio o curare un parente)

di Niccolò De Rosa - 08.02.2018 - Scrivici

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L'intesa è stata siglata martedì tra imprenditori e sindacati del Baden-Württemberg, ma i termini dell'accordo saranno estesi ai lavoatori del settore in tutto il Paese: aumento degli stipendi del 4,3% e possibilità di richiedere la settimana lavorativa di 28 ore per chi deve occuparsi di figli o cari malati

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È bastata una settimana di piccoli scioperi e trattative serrate per cambiare per sempre il mondo del lavoro tedesco.

Martedì 6 Febbraio infatti il sindacato unitario dei metalmeccanici Ig Metall ha raggiunto nel Land del Baden-Württemberg un accordo storico che, oltre a sancire l'aumento del 4,3% dei salari, consentirà ai lavoratori di richiedere la riduzione della settimana lavorativa a 28 ore.

I dettagli dell'accordo

L'intesa è stata fortemente voluta da quasi un milione di operai che avevano minacciato di incrociare le braccia in tutta la regione e prevede un sostanziale mutamento del panorama lavorativo.

Per la prima volta infatti, il focus dell'accordo tra dipendenti e datatori di alvori non si è concentrato sulla semplice richiesta di aumento di stipendio (che pure, come già detto, è stata accontetata), ma sul fattore tempo, un elemento sempre più decisivo nelle stime della qualità di vita moderna.

Secondo gli accordi infatti, i dipendenti potranno richiedere in qualunque momento (e più di una volta durante la carriera) la diminuzione delle ore lavorative per badare ad un figlio o curare un parente malato o infermo. Tale riduzione, che però corrisponderà anche ad un taglio di stipendio coerente con le ore "lavorate", potrà durare per un periodo massimo di due anni.

Per sopperire a tale situazione, i datori di lavoro avranno facoltà di innalzare da 35 a 40 ore la settimana lavorativa dei dipendenti che ne faranno richiesta (sempre su base volontaria).

«L’accordo rende giustizia alla straordinaria posizione economica del settore e avrà un effetto positivo sull’intero Paese facendo aumentare la domanda interna - ha affermato il presidente dell’Ig Metall Jörg Hofmann - Per la prima volta però i lavoratori otterranno la possibilità di investire più tempo per le loro famiglie, i loro cari, il loro tempo libero. Sarà sempre una scelta volontaria, non obbligatoria e non dettata dalle imprese, ma dalle contingenze della vita vera».

Di avviso diverso è invece la Linke, il partito di sinistra tedesco, il quale ha fatto notare come la base di partenza per le richieste di aumento salariale fosse il 6%, giustifiato dalla continua crescita del settore, e non il 4,3 concesso dagli imprenditori.

Per ora queste nuove disposizioni riguardano gli operai metallurgici ed elettrotecnici del Baden-Württemberg, ma molto probabilmente esse verranno estese in tempi brevi a tutti i lavoratori di settore della Germania.

FONTE: Repubblica, La Stampa, Financial Times, morgenpost.de

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