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Le nonne lavoratrici preferiscono i nipoti al lavoro

di Sara De Giorgi - 27.03.2018 - Scrivici

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Fonte: Pixabay
Secondo uno studio recente le nonne preferiscono fare sacrifici sul fronte dell’occupazione quando devono scegliere tra lavoro e nipotini. Si tratta di un fenomeno problematico, perché con la crescita dell’aspettativa di vita dovrebbe aumentare anche la durata della vita lavorativa. E nasce l’ipotesi di un "congedo granparentale".

I nonni sono un punto di riferimento per le giovani famiglie, in particolar modo se ci sono bambini piccoli e se i genitori lavorano. Che accade però se i nonni lavorano ancora? Serve un "congedo granparentale" anche per loro?

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Peter Rupert (University of California-Santa Barbara) e Giulio Zanella (Università di Bologna), entrambi ricercatori, hanno pubblicato uno studio sul Journal of Public Economics, basato su un campione di più di novemila famiglie. I risultati della ricerca evidenziano che i nonni, prendendosi cura dei nipoti piccoli, forniscono un aiuto importante ai genitori. Però dalla ricerca è emerso anche che molti nonni impegnati nella cura dei nipoti sono spesso ancora in età lavorativa e ciò può tradursi in un minore attaccamento al mercato del lavoro.

Giulio Zanella, ricercatore al Dipartimento di Scienze economiche dell’Università di Bologna e coautore dello studio, ha spiegato che "Quando si trovano a scegliere tra cura dei nipoti e lavoro, spesso i nonni scelgono di sacrificare il lavoro, riducendo il proprio impegno ad esempio con forme di part-time o rinunciando a forme occasionali di lavoro. Questo fenomeno, che è vero soprattutto per le nonne, è però potenzialmente problematico, perché con la crescita dell’aspettativa di vita dovrebbe aumentare anche la durata della vita lavorativa".

I ricercatori suggeriscono alcune proposte, tra cui l’introduzione di un "congedo granparentale" (dall'inglese grandparent, nonno) che potrebbe garantire una pausa dal lavoro per i nonni impegnati nella cura dei nipoti. Un'altra possibilità potrebbe essere quella di un intervento sulla tassazione del reddito da lavoro più lieve per le donne verso la fine dell'età lavorativa, che potrebbe invece incentivare le nonne a non ridurre il proprio impegno sul lavoro.

Se sia genitori sia nonni lavorano? Da un lato le famiglie allargate possono optare per la babysitter, dall'altro una possibile risposta è il potenziamento degli asili nido e delle scuole dell’infanzia.

Zanella ha dichiarato: "I risultati della nostra ricerca suggeriscono una nuova prospettiva per apprezzare il ruolo di asili nido e scuole dell'infanzia, che si rivelano così servizi importanti non solo per sostenere la partecipazione delle giovani madri al mondo del lavoro, ma anche per sostenere la vita lavorativa delle donne prossime all'età pensionistica. Se questa sostituzione dei nonni è anche desiderabile dal punto di vista dello sviluppo dei bambini è però una domanda più complessa, non affrontata in questo studio".

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