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Lo Zecchino d'Oro: ecco perché è un pezzetto di noi

di Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta infantile - 24.11.2016 - Scrivici

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Fonte: Facebook
Tanti temi, tante emozioni, tanti spunti per giocare, ballare, dialogare, imparare e riflettere grazie alle canzoni dello Zecchino d'Oro. La musica è un’alleata straordinaria del progetto educativo dei genitori e il marchio Antoniano è garanzia di attenzione educativa  e rispetto dei bambini. Le novità di questa edizione e la riflessione di Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta infantile. Ma anche papà.

In questo articolo

Abbiamo tutti un pezzetto di Zecchino d’Oro nel cuore. Una canzone dello zecchino che racconta un momento della nostra vita, un’emozione di noi bambini. Anno dopo anno, lo Zecchino ha scritto la grammatica emotiva, la geografia dei sentimenti e della voglia di essere bambino di ciascuno di noi.

E dopo quasi sessant’anni (siamo alla vigilia di questo importante decennale, essendo quella di quest’anno la 59esima edizione), lo Zecchino d’Oro è ancora qui, nelle nostre vite a cantare un mondo fatto di gioco, divertimento, buoni sentimenti.

Ma anche a sostenere i diritti dei bambini e a portare sullo schermo bambini e bambine che hanno voglia di giocare e cantare, lontano dalle dinamiche dei talent, con una grande attenzione a fare sì che il passaggio in televisione non sia, per i piccoli cantanti, un’occasione per essere visti, ma semplicemente un momento speciale in cui vivere un’emozione unica.

LA 59ESIMA EDIZIONE

La 59esima edizione dello Zecchino ha preso il via sabato 19 novembre e per 4 sabati consecutivi occuperà il palinsesto pomeridiano di Rai 1. Questa rappresenta la prima novità dell’edizione di quest’anno. Solitamente su Rai 1 a novembre, in concomitanza con la settimana che include la giornata dei diritti per l’infanzia, si viveva anche la settimana dello Zecchino. Cinque giorni consecutivi di musica a parole a misura di bambini.

Quest’anno la scelta è stata quella di “spalmare” la gara canora per i più piccoli su un tempo più ampio, invitando il pubblico ad affezionarsi ad un appuntamento settimanale, che come ha dimostrato la prima puntata, è ricco di canzoni, ma anche di gag divertenti (bravissimi i due conduttori, Giovanni Caccamo e Francesca Fialdini a creare gag in tempo reale con i due conduttori telefonici della trasmissione cult “Il ruggito del coniglio”) e di ospiti che non ti aspetti (nella prima puntata Arisa ha duettato con Tricarico e poi ha proposto la sua versione “voce e piano” de “Il coccodrillo come fa”, un classico senza età).

IL VALORE EDUCATIVO DELLO ZECCHINO

Io conosco il mondo dello Zecchino da più punti di vista. Il bambino che c’è in me ricorda con quanta gioia ogni anno attendevo il mio “festival musicale” preferito.

La mia memoria emotiva è abitata da suoni e parole che hanno accompagnato la mia prima e seconda infanzia. Ma anche da adulto, come padre di quattro figli, lo Zecchino d’Oro resta per me un riferimento televisivo per il divertimento, l’intrattenimento e anche per veicolare messaggi educativi ai miei figli. Come psicoterapeuta dell’età evolutiva e realizzatore di progetti di educazione alla salute ed educazione alle emozioni, ho in più occasione utilizzato le canzoni dello Zecchino d’Oro per i miei progetti a scuola.

Un esempio? La canzone vincitrice della passata edizione: “Prendi un’emozione” è un piccolo “capolavoro” di educazione emotiva, aiuta i bambini a fare attenzione al loro mondo interno, a riconoscere i propri stati d’animo, imparando a dargli un nome e a prenderne consapevolezza. Ma ho avuto anche il privilegio di scrivere alcune canzoni per bambini che sono state selezionate e quindi sono andate in gara e poi riprodotte sulla compilation dello Zecchino. Conosco perciò il mondo dello Zecchino d’Oro sia da fuori (come spettatore) che da dentro (come autore di canzoni).

Leggi anche: l'educazione dei bambini con l'intelligenza emotiva

LE CANZONI IN GARA QUEST’ANNO

Ed è per questo che invito i genitori a riflettere sul valore che le canzoni dello Zecchino d’Oro possono avere nel percorso di crescita dei loro bambini. Prendiamo quelle in gara quest’anno.

“Raro come un diamante” è una ballata dolcissima che invita a scoprire il valore dell’amicizia, cosa che fa anche “Pikku Peikko”, un brano filandese (per metà cantato in lingua originale) che racconta una vera e propria storia di amicizia di cui è protagonista un bambino con un piccolo gnomo molto particolare. Kyro racconta il misterioso e a volto impressionante confronto tra un bimbo di un milione di anni fa e la natura che lo circonda, a volte così immensa e potente da lasciare pieni di meraviglia, di dubbi e di domande.

Ed è una domanda anche quella che dà il titolo a “Dove vanno i sogni al mattino”, un quesito con cui tanti genitori si confrontano, quando vengono chiamati dai loro bambini che ….. non sanno più al mattino come ( e dove) è andato a finire il loro sogno e magari lo vorrebbero vedere realizzato nella realtà.

C’è pure il tema del bullismo, nascosto in un’insolita storia di scaramucce tra verdure (“Quel bulletto del carciofo”) e anche una delicata storia d’amore basata sul concetto che ognuno è come è e la sua diversità rappresenta l’elemento che lo rende unico e speciale (“L’orangotango bianco”).

Infine, le canzoni per i piccolissimi, divertenti come quella che parla di un circo strampalato senza gabbie né domatori (“Cerco un circo”) oppure movimentatissime come “Saro” – storia di un bruco che fa ballare tutti , “Choof the train” per cantare in inglese, “La vera storia di Noè” scritto su una musica inedita composto da Lelio Luttazzi, “Il dinosauro di plastica”, (partendo da un giocattolo si fa un tuffo all’indietro nella preistoria) e “Per un però”, una sorta di scioglilingua che è un vero e proprio tormentone, che si canta dopo il primo ascolto.

UN’ESPERIENZA DA VIVERE, DA ASCOLTARE, DA GUARDARE

Insomma, tanti temi, tante emozioni, tanti spunti per giocare, ballare, dialogare, imparare e riflettere grazie alle canzoni. La musica è un’alleata straordinaria del progetto educativo per noi genitori e il marchio Antoniano è garanzia di attenzione educativa e rispetto dei bambini. Una novità significativa quest’anno (gia sperimentata nella precedente edizione) è che il CD con le canzoni è abbinato ad un DVD che contiene i cartoni animati che animano le storie presenti nei loro testi.

In questo modo, ogni canzone diventa anche una storia da guardare, con immagini ricche di emozioni e suggestioni che incantano tutti, senza limiti di età. “Il metodo danese per crescere bambini felici” (Newton Compton) - uno dei libri più letto dai genitori in questi mesi - racconta che uno dei segreti del progetto educativo dei genitori danesi (quelli che secondo le statistiche internazionali crescono i bambini più felici del mondo), consiste nel creare un clima di “intimità e connessione” famigliare, in cui la musica e il canto occupano un ruolo determinante.

Penso che con l’aiuto dello Zecchino, anche noi potremmo trovare il nostro “metodo italiano” per il progetto di felicità famigliare al quale, giorno dopo giorno, ci dedichiamo.

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