Oggi i 500 mila studenti che stanno affrontando l'esame di maturità dovranno vedersela con il temuto "quizzone": cioè un test basato su domande dirette riguardanti varie materie.
A differenza delle prove precedenti, questa non è ministeriale, ma è decisa dalla commissione e non variano solo i quesiti ma anche la struttura e la durata del test.
Infatti ogni commissione può scegliere tra sei tipologie:
Tipologia A: si basa su 5 quesiti a carattere pluridisciplinare che richiedono una risposta ben articolata.
Tipologia B: 10-15 quesiti su argomenti riguardanti una o più materie, solitamente due domande per ciascuna materia. Riguardano argomenti non troppo vasti e prevedono una risposta chiara e concisa.
Tipologia C: è il test con quesiti a risposta multipla, da 30 a 40, si deve scegliere l’opzione corretta tra le diverse riposte presentate.
Tipologia D: problemi a soluzione rapida, non più di due e riguardano solitamente materie tecniche.
Tipologia E: analisi di casi pratici e professionali, prova pensata per gli istituti professionali e tecnici.
Tipologia F: sviluppo di un progetto, sempre per gli istituti tecnici e professionali.
"La finalità della terza prova è quella di accertare le conoscenze, competenze e capacità acquisite dal candidato, nonché le capacità di utilizzare e integrare conoscenze e competenze relative alle materie dell'ultimo anno di corso, anche ai fini di una produzione scritta, grafica o pratica" si legge nel D.M. n. 429 del 20 Novembre 2000.
Questo il motivo per cui le domande verteranno sul programma del quinto anno di ciascuna classe ed è sempre per questo che la terza prova non può essere ideata dal Ministero, ma ogni commissione deve provvedere per sé.
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