Cibi avariati, congelati e spacciati per freschi, etichettati come italiani ma provenienti da chissà dove, carenza di igiene... Sono alcune delle irregolarità emerse dai controlli effettuati dai Nas (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dei Carabinieri) nell'anno scolastico 2015/2016 e presentati al Ministero della salute.
A disporre i bliz è stata la ministra Beatrice Lorenzin che, dopo svariate segnalazioni partite dalle famiglie, ha voluto verificare la qualità del cibo che mangiano i nostri bambini durante l'orario scolastico.
Sono state 2678 le ispezioni effettuate e nel 25% dei casi, una mensa su quattro, sono state rilevate delle irregolarità: da errori legati agli aspetti amministrativi o al tipo di fornitura, fino ai casi più gravi in cui sono stati trovati cibi potenzialmente pericolosi per la salute.
In seguito a questi controlli sono state chiuse 37 mense di cui 36 al Centro Sud.
Tra le segnalazioni più gravi: a Perugia prosciutto cotto e frittata contaminati da listeria e stafilococchi, yogurt scaduto e pane con muffa; a Pescara prodotti discount spacciati per km zero; finto olio extravergine a Firenze... Non sono mancate persino trasgressioni alla normativa sul divieto di fumo.
Che cosa mangiano i bambini in mensa? FOTO DAL MONDO
vai alla galleryDavanti al menu della mensa scolastica vi capita di rimanere perplesse e di chiedervi se vostro figlio mangerà quello che è proposto? Guardate e confrontatevi con i menu del resto del...
Sono anche state sequestrate oltre 4 tonnellate di derrate alimentari (pesci e carni, formaggi, frutta, verdura, olio, pane) di provenienza ignota, cioè senza una documentazione atta a dimostrarne la tracciabilità, o custodite in cattive condizioni igienico-sanitarie.
Secondo un'indagine della Coldiretti/Ixe', divulgata a commento del Rapporto dei Carabinieri, un italiano su cinque, il 20%, ha una valutazione negativa dei pasti serviti nelle mense scolastiche di figli o nipoti, mentre il 42% la ritiene appena sufficiente.
''Non è un caso che per l'83% del campione le mense dovrebbero offrire cibi più sani per educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare, mentre solamente per il 13% si dovrebbero servire i piatti che piacciono di più ai piccoli; in ogni caso il 52% degli italiani considera il costo delle mense scolastiche adeguato mentre per il 25% è eccessivo'' si legge nel rapporto della Coldiretti
Per la Coldiretti le mense dovrebbero privilegiare i cibi a km 0, che valorizzano le realtà produttive locali e riducono i passaggi intermedi dietro i quali è più elevato il rischio di frodi e sofisticazioni.
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