Michelle Hunziker, ospite ieri mattina a Radio 24, ha raccontato la sua esperienza di coppia anche dal punto di vista ‘economico’ al microfono di Maria Latella. Lei e suo marito Tomaso Trussardi hanno "la separazione dei beni. E' una cosa che rilassa tutti gli animi, si deve essere molto obiettivi e dire a se stessi che la separazione dei beni va oltre la materia. Lui ci sarà sempre per me e io ci sarò sempre per lui e nel momento in cui avrò bisogno sono certa che non è la comunione dei beni o la separazione dei beni che fa la differenza. Però è anche vero che l’indipendenza ti dà una forza ed una autonomia psicologica, in modo tale da non dipendere da nessuno” dichiara Michelle.
Continua poi dicendo: “Io e mio marito ci diciamo tutto, abbiamo una grandissima complicità, ma non parliamo molto di soldi, parliamo tanto di progetti, se abbiamo voglia di fare una cosa la facciamo”.
Michelle Hunziker ha iniziato a lavorare presto e ha vissuto con una madre che le 'ha dato l'esempio'. Era lei a portare il pane a casa. “Il fatto che mia madre abbia sempre portato i pantaloni in casa mi ha fatto diventare un’adolescente molto determinata e avevo capito che non avrei mai voluto dipendere da nessuno perché mi rendevo conto della fatica che faceva mia mamma.”
Però purtroppo, non è sempre così facile. Non tutti gli uomini accettano di buon grado l'indipendenza economica della propria compagna. Ma soprattutto che sia lei a guadagnare di più. “Quando ti metti con un uomo che magari è un pochino meno realizzato e che magari guadagna anche un po’ meno, deve essere molto equilibrato ed intelligente l’uomo per riuscire ad affrontare una relazione con te” sostiene infatti Michelle.
"La donna che guadagna più dell’uomo ferisce molto l’orgoglio maschile e se un uomo non è equilibrato ciò lo infastidisce, ha dei complessi di inferiorità e in quel momento se la cosa si protrae per tanto tempo può effettivamente sfociare in violenza, magari verbale, psicologica, e noi lo vediamo molto spesso in tante situazioni." Michelle ha infatti una fondazione da otto anni 'Doppia difesa', proprio per aiutare le donne vittime di violenza. "Vediamo storie di tutti i tipi e sicuramente la fatica di capire cos’è l’emancipazione nella quotidianità delle famiglie porta spesso a violenza.”
Conclude quindi dichiarando: "Nella quotidianità noi diciamo sempre che le donne secondo noi possono fare prevenzione e alla prima avvisaglia di violenza, che è appunto psicologica, e poi magari al primo schiaffo bisogna proprio mettere dei paletti”.