Nei paesi anglosassoni si chiama shaken baby syndrome (questo il nome della manovra incriminata) o abusive head trauma. Un fenomeno che negli Stati Uniti si stima provochi nel 30% dei casi la morte del bambino. E nell'80% causa gravi danni come emorragie cerebrali, epilessia, cecità, sordità e altre disabilità fisiche e psichiche. Sempre negli Usa, la shaken baby syndrome riguarda circa 50.000 bambini ogni anno. In Italia invece si calcola che l'incidenza sia di 3 casi ogni 10.000 bambini sotto l'anno d'età.
Stiamo parlando della sindrome da scuotimento del neonato, un fenomeno poco noto ai genitori e spesso sottovalutato anche dai pediatri stessi. Nei primi mesi di vita del bimbo infatti, il pianto reiterato e inconsolabile nel neonato unito all'estrema stanchezza dei genitori può causare un crescendo che termina con questo gesto. Una pericolosa "manovra consolatoria" che consiste nello scuotimento violento del neonato. Un gesto che in un primo momento ottiene lo scopo desiderato: il piccolo infatti smette di piangere. Le conseguenze però possono essere serie: danni neurologici gravi e anche la morte del piccolo.
Questo perché i muscoli del collo dei neonati sono ancora deboli e non riescono a sostenere la testa. Quindi se un bambino viene scosso con forza, il cervello si muove liberamente all'interno del cranio, provocando echimosi, gonfiore e sanguinamento dei tessuti.
Una sindrome difficile da riconoscere, soprattutto se non ci sono segni esterni come escoriazioni o difficoltà di respirazione. Altri sintomi potrebbero essere vomito, apatia, emorragia della retina e spesso vengono associati a problemi medici diversi e non a questa sindrome.
La sindrome da scuotimento del neonato può essere considerata una vera e propria forma di maltrattamento dell'infanzia
L'iniziativa "Coccolalo! Ma non scuoterlo, mai!"
Terres del Hommes in collaborazione con la Società italiana di neonatologia e SVSdad (una onlus che fornisce aiuto a donne e minori che hanno subito violenza) ha lanciato per la prima volta in Italia una campagna per sensibilizzare l'opinione pubblica, medici e i genitori stessi su questo tema.
Si chiama "Coccolalo! Ma non scuoterlo, mai!". Volantini multilingua sono stati distribuiti presso circa 500 reparti di neonatologia.
L'invito ai genitori è di non scuotere mai il proprio bimbo neonato.
“La parola chiave di questa campagna è prevenzione – sottolinea Federica Giannotta, responsabile programmi Italia di Terre des Hommes -. Spesso questi comportamenti sono conseguenza di scarsa informazione, piuttosto che frutto di una reale intenzione di nuocere al bambino. Ed è per questo che è importante offrire una corretta informazione, ai genitori italiani come a quelli di origine straniera”.
Fonte: neonatologia.it
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Aggiornato il 20.04.2016