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Vaccini: quasi 80 mila i bambini fuori dalle materne

di Irma Levanti - 16.09.2019 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Le stime fatte a partire dai bambini che il primo gennaio di quest'anno era ancora senza vaccinazioni contro morbillo, parotite, rosolia e varicella. Per la prima volta dall'entrate in vigore dell'obbligo vaccinale, non sono più previste proroghe e autocertificazioni

Circa 80 mila: tanti sono i bambini che – secondo le stime – resteranno fuori dalle scuole d'infanzia perché non in regola con l'obbligo vaccinale. Con la riapertura delle scuole in tutta Italia è tempo di bilanci e i calcoli fatti a partire dai bambini che il primo gennaio di quest'anno era ancora senza quadrivalente (il vaccino contro morbillo, parotite, rosolia e varicella) nonostante per legge avessero già dovuto farlo parlano chiaro e portano appunto alla stima di 80 mila. Anche se è possibile che nella realtà si tratti di qualcuno in meno, perché c'è chi da gennaio a settembre potrebbe essersi comunque vaccinato.

A due anni dall'approvazione, nell'estate 2017, della Legge sull'obbligo vaccinale voluta dall'allora ministro della salute Beatrice Lorenzin, le disposizioni entrano definitivamente a regime: per la prima volta, infatti, con l'inizio di questo anno scolastico non sono previste proroghe o autocertificazioni. Dunque per chi non è regola restano chiuse le porte di scuole materne e asili nido (dove il calcolo degli esclusi però è più difficile, perché solo una piccola minoranza di bambini di fatto vi accede).

È quello che è successo per esempio a due gemelline di tre anni di Ivrea, in Piemonte, la cui mamma ha deciso quindi di avviare uno sciopero della fame per contestare la decisione della struttura di lasciarle a casa. Secondo le cronache, in 150 hanno partecipato a una fiaccolata di solidarietà nei suoi confronti.

Secondo quanto riportato ieri dal quotidiano La Repubblica, in Veneto mancano all'appello 7000 bambini tra 0 e 6 anni, mentre in Toscana sarebbero 4000 i bambini “fuori legge”, e circa 17 mila in Lombardia. E ancora: 3000 in Friuli Venezia Giulia, 1800 in Liguria, 4500 nelle Marche. L'obbligo vale in realtà per tutta la scuola dell'obbligo – dunque fino a 16 anni – ma a partire dalla primaria l'inadempienza non prevede più l'esclusione da suola, ma il solo pagamento di una sanzione.

Ovviamente, i bambini attualmente esclusi potranno entrare nei nidi e nelle materne ai quali sono stati ammessi non appena eseguiranno le vaccinazioni previste.

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