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Napoli, itinerario con i bambini

di Ettore Pettinaroli - 17.04.2014 - Scrivici

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Magica, caotica, divertente. E, naturalmente, piena di sorprese. Napoli sarebbe una città per bambini anche senza i soliti punti di riferimento, quali castelli o musei particolari. Ma non si fa mancare nulla e, generosa per natura, condivide facilmente la sua anima e il suo stile di vita.

A Napoli mamma e papà devono soprattutto preoccuparsi del traffico, qui davvero particolare, e tenere a mente le consuete regole in tema di sicurezza tipiche delle grandi città turistiche. Il menu è completo: pizza (ovviamente la migliore che si possa immaginare) e stanze segrete di fortezze e palazzi storici, gli infiniti orizzonti del lungomare e gli angusti cunicoli della città sotterranea, il gioco e la scienza.

Già, il mare. Dal Molo Beverello e da Calata Porta Massa salpano di continuo traghetti e aliscafi diretti a Ischia, Capri e Procida, splendide mete di escursioni in giornata o di rilassanti estensioni della vacanza tra spiagge, terme, giardini e villaggi di pescatori. Un'avvertenza: se le previsioni indicano mare mosso, scegliete il traghetto tradizionale: è più stabile ed è a minor rischio di cancellazioni. E costa meno.

Il vulcano del Vesuvio osserva silenzioso il traffico cittadino e il via vai delle navi che incrociano tra la terraferma e le isole del Golfo. E' un gigante buono che si lascia scoprire senza difficoltà grazie alla rete di strade e sentieri che ne risalgono le pendici. Ma ogni tanto si arrabbia. Come accadde duemila anni fa, quando sbuffò lapilli e cenere così a lungo e così in grande quantità da seppellire molte città che stavano ai suoi piedi. Una di queste era Pompei, successivamente riportata alla luce dagli studiosi. E' grandissima e ancora stupenda, non per niente è il sito archeologico più visitato d'Italia. Se avete soltanto una giornata da dedicarle, scegliete che cosa vedere prima di entrare e organizzate bene l'itinerario tra le vestigia. Altrimenti rischiereste di perdervi o di non vedere tutto ciò che desideravate.

1) Castel dell'Ovo

E' possibile che la sorte di un intero castello, e quindi della città che dovrebbe proteggere, sia legata a quella di un uovo? A Napoli sì, tanto che la fortezza più evidente e famosa della città si chiama proprio Castel dell'Ovo.

Secondo una leggenda assai diffusa Virgilio, che nel Medioevo era ritenuto un mago, avrebbe nascosto un uovo protetto da una solida gabbia nei sotterranei del castello. Il luogo ove era conservato l'uovo fu chiuso da pesanti serrature e tenuto segreto poiché se si fosse rotto il castello sarebbe crollato e una serie infinita di sventure avrebbe colpito l'intera popolazione.

Situato sull'isolotto roccioso di Megaride, di fronte a Mergellina, il castello è stato edificato fra due faraglioni in origine uniti fra loro da un grande arco naturale poi crollato. La visita è suggestiva, ma non cercate l'uovo: è nascosto benissimo. Piuttosto ammirate le possenti Torri, godetevi i grandi loggiati gotico-aragonesi, salite sugli spalti e fotografate il miglior panorama sulla città e sull'intero golfo. Poi si fa merenda nei localini dell'animato Borgo Marinari costruito sul lato esterno delle mura.

Info: tel. 081 2400055; casteldellovo@comune.napoli.it

2) Castel nuovo o Maschio angioino

Ha compiuto da un pezzo gli 800 anni di età, eppure lo chiamano Castel Nuovo. Già, perché quando gli angioini lo edificarono, a Napoli esistevano altre importanti fortezze, prima tra tutte Castel dell'Ovo. Levata la naturale curiosità iniziale, si può entrare in questo massiccio maniero situato nella centralissima Piazza del Municipio e caratterizzato da cinque torri collegate da una spessa, e alta, cinta muraria. L'aspetto severo è ingentilito dall'Arco di Trionfo fatto aggiungere dal aragonese Alfonso I per celebrare il suo vittorioso ingresso in città. All'interno si ammirano la splendida Cappella Palatina, l'unico ambiente rimasto intatto dell'edificio originario, affrescata con le storie del Vecchio e del Nuovo testamento da Giotto e dai suoi allievi, la Cappella del Purgatorio, la Camera degli Angeli e, soprattutto la Sala dei Baroni, con una volta alta ben 28 metri. Si chiama così perché nel 1487 alcuni dei nobili che congiurarono contro Ferrante I d'Aragona furono invitati in questa sala per un matrimonio. Ma era un trucco.

I baroni furono arrestati e condannati a morte.

Castel Nuovo è anche sede del Museo Civico

Info: Piazza Municipio, tel. 081 7955877.

3) Fossa del coccodrillo

Sotto la Cappella Palatina si trova la “Fossa del coccodrillo” utilizzata come deposito del grano o per rinchiudervi i condannati. Questi però ogni tanto svanivano nel nulla. Secondo una leggenda era “colpa” di un coccodrillo che penetrava nella cella da un'apertura sul pavimento e trascinava via i malcapitati.

4) Tesoro di san Gennaro

Preziosissimi gioielli in oro, sculture e oggetti d'argento, quadri e arazzi di artisti famosi. Il Tesoro di San Gennaro, amatissimo patrono della città, è custodito in una sontuosa cappella del Duomo di Napoli (www.museosangennaro.it).

5) Via San Gregorio Armeno

In via San Gregorio Armeno è Natale tutto l'anno. Qui si trovano le botteghe dei più famosi artigiani presepisti del mondo, capaci di dar vita a statuette di sughero, cartapesta, terracotta raffiguranti i personaggi più disparati: dal pastorello al calciatore o all'attore famoso.

6) Acquario di Napoli

L'Acquario di Napoli, nella Stazione Zoologica Anton Dohrn, è uno dei più antichi d'Europa e ospita pesci, meduse e spugne e vari altri invertebrati provenienti dal Golfo di Napoli. Un modo intelligente per conoscere la fauna ittica locale e le sue problematiche (tel.081 5833263 www.szn.it).

7) Napoli sotterranea

Basta percorrere pochi scalini per smentire il luogo comune secondo il quale Napoli è caotica e rumorosa. Quaranta metri sotto il centro storico partenopeo si estende infatti un'altra città silenziosa, intrigante e ancora non del tutto conosciuta. La cosiddetta “Napoli sotterranea” è un infinito labirinto di gallerie cunicoli, grotte, e perfino enormi cavità scavate nel tufo (un tipo di roccia particolarmente morbido) dove l'uomo ha vissuto e lavorato già 5000 anni fa. Accompagnati da guide simpatiche e capaci di soddisfare ogni curiosità, si ammirano testimonianze di epoca greca e romana (c'è perfino un teatro), un acquedotto utilizzato fino a un secolo fa, e perfino i più recenti ricoveri antiaerei dove, durante la Seconda Guerra mondiale, si rifugiava la popolazione per sfuggire ai bombardamenti.

E' curioso sapere che moltissimi palazzi napoletani sono stati costruiti proprio con il materiale scavato qui sotto. Se la città potesse essere paragonata a un albero, queste sarebbero certamente le sue radici.

Info: Napoli sotterranea, tel. 081296944; www.napolisotterranea.org

8) Città della scienza

La città della Scienza è il primo museo scientifico interattivo hands-on nato in Italia. Che cosa significa? Vuol dire che nessuno qui dirà ai bambini “non toccare”, anzi! Interattività è la parola d'ordine. Riaperta dopo il rogo del 4 marzo 2013, è consigliabile guardare sul sito per sapere quali sono le sezioni aperte.

Info: Città della Scienza, via Coroglio 104, Napoli; tel. 081 7352600; www.cittadellascienza.it

I consigli di nostrofiglio.it

La CAMPANIA ARTECARD consente di visitare Napoli e la sua regione in modo facile ed economico. Sono disponibili vari tipi di tessere (sia per durata e che per genere di servizi) tra le quali scegliere a seconda del proprio programma di vacanza. Le card si acquistano online (www.campaniartecard.it), al telefono (numero verde 800 600601) o presso il punto informativo campania>artecard alla Stazione Centrale di Napoli.

Se oltre ai fantastici scavi di Pompei s'intendono visitare le altre quattro importanti aree archeologiche della zona (Ercolano, Oplontis, Stabia, Antiquarium di Boscoreale), conviene acquistare direttamente alla biglietteria lo speciale, e conveniente, pass cumulativo valido tre giorni. In ogni caso i cittadini dell'Unione Europea con meno di 18 anni, entrano gratis.

Dal porto di Napoli partono collegamenti frequentisssimi per le isole di Capri e Ischia. Nel primo caso occorrono 40 minuti in aliscafo e 1 ora 20 minuti in nave-traghetto, mentre per Ischia servono rispettivamente 50 minuti e 1 ora e 45 minuti, compreso lo scalo intermedio a Procida. In caso di mare agitato o di bambini che soffrono il mal di mare preferite il traghetto tradizionale.

9) Pompei

L'eruzione del Vesuvio che nel 79 d.C. seppellì la città di Pompei sotto uno strato di cenere solidificata alto sei metri causò un'immane tragedia. La città scomparve alla vista degli uomini per oltre mille anni fino a quando venne casualmente individuata durante i lavori di costruzione di un acquedotto. L'intervento degli archeologi ha permesso di riportala quasi completamente alla luce, con le sue strade, ville, templi, botteghe, scuole. Quella cenere cattiva ha però contribuito ha conservare affreschi, mosaici e opere d'arte, così oggi sembra di compiere un vero e proprio viaggio nel tempo. Ed è tutto vero, mancano solo gli antichi Romani. Tra le cose da vedere assolutamente ci sono la Casa del Fauno, la casa del Chirurgo, la Casa dei Vettii, il Foro, l'Anfiteatro e perfino il panificio.

Nella città moderna da non perdere la visita al Santuario della Madonna del Rosario: è un luogo di pellegrinaggio fra i più frequentati d'Italia e migliaia di persone vengono fin qui ogni anno per deporre i loro ex-voto. Raccontano di miracoli e grazie ricevute dalla Madonna, sono curiosi e interessanti. Ma ricordatevi che siete in una chiesa. Quindi si parla a bassa voce.

Info: Sito archeologico, tel. 081 8575348/9; www.pompeiisites.org

Santuario della Madonna del Rosario, tel. 081 8577111; www.santuario.it

10) Ischia

Bisogna confidare nel mare calmo. Così, da Napoli, si può raggiungere Ischia con l'aliscafo, una specie di F1 del mare che vola sulle onde. Altro che le solite attrazioni dell'Aquapark. Una volta sull'isola la prima cosa che cattura l'attenzione è il Castello Aragonese, che si raggiunge percorrendo un ponte lungo 220 metri che collega Ischia Ponte all'enorme scoglio sul quale sorge la rocca. Un tempo vi abitavano e regine, ma quando arrivavano i pirati si nascondevano tutti qui. Ed erano al sicuro. A Ischia Ponte si visita anche il Museo del Mare: c'è di tutto, dagli antichi strumenti di navigazione e per la pesca, alle carte nautiche e alle divise dei marinai. E perfino una collezione di rarissime conchiglie.

Curiosa e istruttiva, a Forio, è la passeggiata ai Giardini La Mortella, ideati da un nobile inglese innamorato di Ischia. Ospitano oltre 500 varietà di piante rare ed esotiche, sembra di essere ai Tropici!

La spiaggia più bella dell'isola è quella dei Maronti, lunga due chilometri, nei pressi del paesino di pescatori di Sant'Angelo tanto suggestivo da sembrare un quadro. Da qui si può partire per un'escursione in barca. Ne vale davvero la pena, il mare è stupendo. Non per niente lo chiamano il Regno di Nettuno.

Info: Castello: tel. 081 991959; www.castelloaragonese.it

Giardini La Mortella, tel 081 986220 , www.lamortella.org

Museo del Mare, tel. 081 981124; www.museodelmareischia.it

Informazioni

Azienda di Soggiorno e Turismo Napoli, via San Carlo 9, Napoli; tel. 081402394; www.inaples.it

Azienda di Soggiorno e Turismo Ischia, via Sogliuzzo 72, Ischia (NA); tel. 081 5074211; www.infoischiaprocida.it

Azienda di Soggiorno e Turismo Pompei, via Sacra 1, Pompei (NA); tel. 081 8507255; www.pompeiturismo.it

Parco divertimento

Edenlandia, viale Kennedy 76, Napoli; tel. 081 2394090; www.edenlandia.it

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