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Trentino, itinerario in Val di Fiemme e Val di Fassa

di Ettore Pettinaroli - 22.04.2014 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Solo una cinquantina di chilometri separa il Passo di San Lugano da Canazei. Non lasciatevi ingannare dalle apparenze, però. Per completare l'intero percorso potrebbero servirvi parecchi giorni. Tra l'inizio della Val di Fiemme e il paese più in quota della Val di Fassa, le buone ragioni per fermarsi sono davvero tante. Ecco un bell'itinerario in Trentino per grandi e piccini.

Solo una cinquantina di chilometri separa il Passo di San Lugano da Canazei. Non lasciatevi ingannare dalle apparenze, però. Per completare l'intero percorso potrebbero servirvi parecchi giorni, e non perché la strada sia disagevole. Tra l'inizio della Val di Fiemme e il paese più in quota della Val di Fassa, le buone ragioni per fermarsi sono davvero tante. Addirittura più numerose di quanti sono i paesi affacciati sull'Avisio, il torrente che nasce dalla Marmolada e che attraversa interamente le due vallate. Siamo nell'area del Trentino che più di ogni altra si è presa a cuore il divertimento dei bambini sia d'estate sia d'inverno.

Il messaggio arriva forte e chiaro ai genitori: alberghi e residence dal buon rapporto qualità prezzo e in massima parte attrezzati per l'intrattenimento degli ospiti più giovani; ristoranti di qualità e mai banali; programmi di intrattenimento all'aria aperta che soddisfano le esigenze di tutti e non solo dei miniatleti; montagne spettacolari che riempono lo sguardo; due parchi naturali – Paneveggio Pale di San Martino e Sciliar Catinaccio – dove è facile avvistare animali selvatici come cervi e marmotte; decine di aree dedicate al gioco; malghe dove è possibile imparare a mungere una mucca o a fare il burro.

La lista è davvero completa. Però è utile sapere che grazie a un'orografia generosa, le strade sono scorrevoli e con poche curve, così tutti gli spostamenti da un punto all'altro delle due valli sono rapidi e il mal d'auto è un'evenienza remota. Semmai bisogna stare attenti a non esagerare con la velocità, visto che da queste parti i limiti li fanno rispettare. Inoltre grazie alle card studiate da aziende di soggiorno, albergatori e gestori di pullman e impianti di risalita, il conto finale sarà davvero a prova di crisi.

Come in una favola.

1) Cavalese

E' il primo paese della Val di Fiemme che incontra chi proviene dall'Autostrada del Brennero. E miglior biglietto da visita non potrebbe esserci, visto il felice mix tra sport, natura, gola e cultura. La facciata superbamente affrescata del Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme desta stupore. L'edificio di epoca rinascimentale è stato recentemente restaurato e vi si possono visitare diversi ambienti tra cui la sala del Consesso, la Pinacoteca e perfino le prigioni. Sì, perché anche quassù c'era chi sgarrava. Di tutt'altro sapore la sosta al Caseificio Sociale Val di Fiemme, che produce formaggi tra cui rinomati caprini, il Formae Val Fiemme e il Fontal Cavalese. Per assistere alla lavorazione del latte e alla sua trasformazione è sufficiente una telefonata di prenotazione. Dal centro del paese parte la telecabina che sale all'Alpe Cermis, paradiso dei bambini ogni mese dell'anno per i suoi ricchi programmi di animazione e scoperta. Oppure si sale in auto sul versante opposto della vallata al Passo Lavazé, un fantastico altopiano a 1800 metri di quota dove sbizzarrirsi in mountain bike (d'inverno con gli sci da fondo) lungo facili strade forestali circondate da boschi di conifere. Di tanto in tanto si aprono radure con malghe che assomigliano alla casetta dei Sette nani. Non ci troverete Biancaneve, ma una merenda sfiziosa ed energetica è garantita.

Info: Palazzo Magnifica Comunità di Fiemme, tel. 0462 340812, www.mcfiemme.eu

Caseificio Val di Fiemme, tel. 0462 340284, www.cascavalese.it

2) Paneveggio e la Foresta dei violini

Salendo da Predazzo verso il Passo Rolle si entra nel Parco naturale di Paneveggio-Pale di San Martino. Si comprende subito che è un luogo speciale. Vicino al Centro Visitatori di Paneveggio si trova, per esempio, un grande recinto popolato da decine di cervi. E' fantastico osservarli così da vicino e tanto numerosi, ma bisogna non esagerare con richiami e grida di meraviglia. Anche loro hanno diritto alla privacy, soprattutto quando mangiano.

Tutto intorno si estende un bosco altrettanto particolare. Si chiama la Foresta dei violini per la qualità dei suoi abeti rossi, detti “di risonanza” utilizzati dai liutai per costruire la cassa armonica dei loro strumenti. Quelli fatti con questo legno erano considerati i migliori al punto che perfino lo Stradivari in persona si aggirava per la foresta alla ricerca degli alberi più idonei alla costruzione dei suoi violini.

Sembra che gli stessi abeti sappiano suonare. Per accorgersene basta percorrere il Sentiero Marciò che parte dal Centro Visitatori e si inoltra nella foresta. E' quasi tutto in piano, si percorrere in un'ora e passa anche accanto al recinto dei cervi

Il Parco organizza periodicamente visite guidate e laboratori naturalistici per bambini.

Info: Centro Visitatori Paneveggio, tel. 0462 576283; www.parcopan.org

3) La Val di Fassa

La chiamano la Valle dei bambini per la grande attenzione che la Val di Fassa dedica ai più piccoli. In ogni paese c'è un parco giochi pubblico e in quattro località (Moena, Canazei, Vigo di Fassa, Pozza di Fassa) si trovano parchi attrezzati con strutture fisse, animatori e ricchi programmi di intrattenimento. Ma per respirare la vera aria di montagna occorre salire ad alta quota. Niente paura, non c'è da scarpinare. Il Kinderpark Ciampedie si raggiunge in funivia da Vigo di Fassa, mentre il Ciampark si trova poco distante dalla funivia che parte da Alba di Canazei. Anche a 2.000 metri di altezza qualificate equipe di animatori specializzati si prendono cura dei baby alpinisti, facendoli giocare e raccontando loro le più belle leggende della tradizione ladina. Poi proporranno una passeggiata, ma a quel punto nessuno si rifiuterà di mettersi in cammino, con il rischio di mancare l'appuntamento con la fata del bosco.

Info: Kinderpark Ciampedie, tel. 335 8473521

Ciampark, tel. 0462 601206

I consigli di nostrofiglio.it

1. La Family Card è la tessera riservata agli ospiti dei 24 “Hotel e residence per famiglie” della Val di Fiemme che da diritto a partecipare a escursioni e animazioni per bambini anche accompagnati da mamma e papà. Il menù spazia dalle escursioni nella natura con folletti e personaggi delle leggende, ai giochi nei parchi divertimento della valle, dalle visite a malghe dove si mungono mucche e capre a tante attività sportive. Sempre con la presenza di assistenti qualificati.

2. La Fassa Card consente di partecipare gratuitamente a numerose iniziative per bambini organizzate dall'Azienda per il Turismo (Arrampicata, visita alle malghe, laboratori di introduzione alla geologia) e garantisce sconti per l'ingresso nei Parchi avventura, allo Stadio del ghiaccio di Canazei e al Museo Ladino, per le escursioni con guida a piedi o in mountain bike. La card si ritira direttamente negli hotel dove si alloggia.

3. Il Panorama Pass consente di utilizzare tutti gli impianti di risalita aperti d'estate della Val di Fassa, dalla Marmolada al Pordoi, dal Sassolungo al Catinaccio al di Fassa. Diventa così più agevole raggiungere i rifugi in quota. La tessera dà diritto anche all’utilizzo gratuito degli autobus di linea e offre la possibilità di utilizzare gratis anche i mezzi di trasporto pubblici delle valli di Fiemme e Primiero. Si acquista negli uffici turistici della Val di Fassa.

4) I Ladini della Val di Fassa

Ma che lingua parlano qui? Nessuno in famiglia la riconosce.

Per forza, gli abitanti della Val di Fassa tra di loro parlano in ladino. Non è un dialetto, è una vera e propria lingua ufficiale, al punto che perfino le trasmissioni regionali della Rai prevedono programmi in ladino.

Nel corso di una vacanza non c'è il tempo per impararla, però si possono visitare i musei allestiti dai fassani per perpetuare e far conoscere le proprie radici.

Il più grande si trova a Vigo di Fassa e grazie a tecnologie multimediali interattive permette di sperimentare visivamente le diverse fasi di un’operazione agricola, così come di partecipare virtualmente ai rituali delle nozze ladine, oppure di vivere l’allegria dissacrante del Carnevale fassano. Particolarmente suggestive le tavole disegnate da Milo Manara che rappresentano personaggi della mitologia fassana come le bregostènes e le vivènes, streghe e salvani.

Sezioni staccate del museo sono La Sia (la segheria veneziana) a Penia di Canazei, L Molin de Pezol (il mulino) a Pera di Fassa e La Boteiga da Pinter (il bottaio) a Moena.

Info: Museo e Istituto culturale ladino Majon di fascegn, loc. San Giovanni, Vigo di Fassa (TN), tel. 0462 760182; www.istladin.net

Volete scoprire come sono fatte le Dolomiti? Andate al Museo Geologico di Predazzo (tel. 0462 500366; www.mtsn.tn.it) dove si ammirano ricche collezioni di minerali provenienti dalle montagne circostanti. Visite accompagnate su richiesta.

Per provare il brivido del rafting bisogna avere almeno otto anni e un po' di coraggio. Al resto pensano gli istruttori di Avisio Rafting (tel. 347 5323839; www.avisiorafting.it), autentici domatori di onde. Occorrono tre indimenticabili ore per navigare da Masi di Cavalese alla diga di Molina di Fiemme.

La Ciclabile delle Dolomiti collega Molina di Fiemme a Canazei ed è lunga 48 km. E' interamente asfaltata e protetta dalle auto. Chi vuole pedalare per un tratto più breve può salire con la bici sul Fiemme Fassa Bike Express, che effettua 12 fermate, e scegliere il tratto più adatto.

Informazioni

Apt Val di Fiemme, via Fratelli Bronzetti 60, tel. 0462 241111; www.visitfiemme.it

Uffici anche a Predazzo, Tesero e Ziano.

APT Val di Fassa, Strèda Roma, 36, Canazei (TN); tel. 0462 609500, www.fassa.com

Uffici anche a Alba di Canazei, Campitello, Mazzin, Pozza, Vigo, Moena e Soraga

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