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Un aiuto per un allattamento sereno

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L'allattamento al seno è raccomandato anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità soprattutto per i primi mesi di vita, ma può essere difficoltoso in caso di ragadi. Niente paura: contrastarle è possibile, per godersi appieno un momento intimo come quello della poppata. 

Appena nasce, l'ostetrica te lo pone delicatamente fra le braccia e tu non vedi l'ora di continuare questo dialogo d'amore: un contatto fisico e psicologico che appartiene solo a te e al tuo piccolo. Purtroppo, però, l'intimità dell'allattamento al seno può essere ostacolata da fitte acute che possono durare per più di qualche secondo. Il motivo di questo fastidio è semplice: sono comparse le ragadi al seno.

Le ragadi al seno sono dei piccoli tagli, a volte anche profondi, che si formano sul capezzolo nelle prime settimane di allattamento. La pelle delicata del capezzolo deve adeguarsi alla costante richiesta di cibo del piccolo ed è quindi normale per i primi giorni sentire un po' di dolore non appena il piccolo si attacca. Ma il dolore piano piano dovrebbe attenuarsi e lasciare il posto solo alla sensazione di tensione provocata dalla suzione del piccolo. Una sensazione normale e non spiacevole: significa che gli alveoli funzionano e stanno "producendo latte".

Sebbene circa l’80-90% delle donne che allattano al seno sperimenti una sensazione di dolore nelle prime settimane, per circa il 26% il dolore è forte e compaiono le ragadi, che possono anche sanguinare. Che fare? L'importante è non scoraggiarsi: le ragadi non sono un problema grave, ma va affrontato nel modo giusto, per continuare ad assicurare al piccolo il latte materno, la migliore fonte di alimentazione, raccomandata anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, e alla mamma un'esperienza post partum serena.

Per prima cosa bisogna comprendere la causa: a volte sono i capezzoli rientranti del seno, oppure il frenulo troppo corto del bambino. Più spesso è lo scorretto attaccamento al capezzolo del piccolo, che deve succhiare il latte dal seno tenendo in bocca non solo la punta del capezzolo, ma anche l'areola: questo è l'errore più comune che è necessario risolvere prima di curare il capezzolo. Con un corretto attaccamento al seno le ragadi tendono a sparire in pochi giorni.

Nel frattempo si deve intervenire con una corretta igiene del capezzolo: detergere con acqua e bicarbonato e lasciare che i capezzoli stiano asciutti e puliti all'aria per potersi cicatrizzare. Meglio evitare le coppette assorbilatte e preferire reggiseni di cotone traspiranti. Per mantenere la pelle morbida e liscia è possibile usare una crema che crei una barriera protettiva: le ragadi infatti possono diventare una via d'ingresso per batteri o lieviti, ritardando la guarigione. Una crema perfetta per questo scopo è Bepanthenol® Pasta lenitiva protettiva, che non solo mantiene elastica la pelle e la protegge grazie alla barriera protettiva data dalle sostanze lipidiche, ma favorisce la naturale rigenerazione della pelle grazie alla provitamina B5 in concentrazione al 5%.

Bepanthenol è una scelta sicura per stare bene con il tuo bambino.

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