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Nausea, bruciore, reflusso: guida ai disturbi di stomaco in gravidanza

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Fonte: Shutterstock
Le cause e i principali rimedi per questi sintomi

In questo articolo

Alzi la mano chi non ha mai sofferto di qualche disturbo di stomaco durante la gravidanza!

Che si tratti della nausea o di bruciore e reflusso, qualche problemino gastrico capita quasi a tutte le donne in dolce attesa. Si tratta infatti di sintomi piuttosto comuni durante l'attesa, dovuti in parte a cambiamenti ormonali in parte a effetti meccanici che si producono a mano a mano che il pancione cresce. A volte sono semplici fastidi, altre volte il disagio è quasi invalidante. Vediamo come affrontare le varie situazioni.


Solo una donna incinta su quattro non sperimenta questo fastidio. Tutte le altre devono farci i conti, con livelli variabili di intensità. Chi ne soffre (a volte insieme a vomito) di solito comincia ad avvertire i primi sintomi prestissimo, già 7-10 giorni dopo la mancata mestruazione, e comunque prima delle 9 settimane. Per fortuna, però, in genere la nausea se ne va entro la fine del quarto mese: solo poche donne continuano a provarla più a lungo.

Anche se non ci sono ancora certezze definitive sulle cause della nausea in gravidanza, una delle teorie più accreditate chiama in causa la rivoluzione ormonale che sconvolge l'organismo della mamma già pochi giorni dopo il concepimento. Sotto accusa c'è in particolare la gonadotropina corionica (beta-hCG), prodotta dal trofoblasto, l'abbozzo della placenta, ma potrebbero essere coinvolti anche estrogeni e progesterone, che aumentano in modo significativo durante la gravidanza, alterando la soglia di sensibilità che ognuno di noi ha rispetto ad eventi come nausea e vomito.

Indipendentemente dalle cause, chi soffre di nausea in gravidanza ha un solo desiderio: che passi in fretta. Di rimedi fai da te se ne elencano sempre tanti, ma in realtà non c'è una ricetta universale sempre efficace: bisogna armarsi di tanta pazienza e fare un po’ di tentativi, in attesa di trovare la strategia più efficace.



Tra i consigli considerati più validi:

  • mangiare poco e spesso,
  • dare la preferenza a cibi secchi come cracker o fette biscottate,
  • evitare alimenti molto grassi o dai sapori forti, oltre a caffè e succhi di frutta.

Tra i rimedi naturali, si può provare con zenzero e tisane alla camomilla, consigliate anche dalle ultime raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità per una gravidanza in salute, mentre diversi studi suggeriscono una certa utilità della vitamina B6 per attenuare i sintomi di nausea e vomito: si trova già nella maggior parte dei multivitaminici comunemente utilizzati in gravidanza, ma il medico potrebbe consigliare una formulazione più specifica o un dosaggio maggiore.

E se il malessere diventa intenso e invalidante, c'è qualche soluzione farmacologica, ma ovviamente sarà il medico a indicarla.

Bruciore di stomaco e reflusso


Oltre alla nausea, specialmente con il progredire della gravidanza, possono comparire anche altri disturbi come bruciore di stomaco, o addirittura un vero e proprio reflusso gastroesofageo.

Di nuovo bisogna chiamare in causa effetti ormonali, che comportano un rallentamento del tempo di svuotamento dello stomaco, facilitando appunto le sensazioni di pesantezza e bruciore. Non solo: anche per effetto della pressione esercitata sullo stomaco dal pancione che cresce, potrebbe verificarsi un rilassamento della valvola muscolare posta tra esofago e stomaco, che non 'chiude' più come dovrebbe. Risultato: acidi e succhi contenuti nello stomaco possono risalire verso l'esofago – si parla appunto di reflusso gastroesofageo – comportando bruciore all'esofago ma anche alla gola, talvolta con tosse secca e stizzosa.

Per fortuna, a volte bastano piccoli cambiamenti nello stile di vita per combattere il malessere, e in particolare:

  1. Spezzettare i pasti: meglio frequenti, ma leggeri. Più lo stomaco è pieno, infatti, maggiori sono le probabilità che il suo contenuto acido riesca a risalire. L'ideale è organizzarsi con tre pasti principali (colazione, pranzo e cena) più due spuntini abbondanti.
  2. Evitare gli alimenti "a rischio" come cibi fritti e speziati, molto acidi (pomodori, agrumi e succhi di frutta), cioccolato, té, caffé, menta e bevande gassate e zuccherate. No anche a bevande alcoliche e al fumo.
  3. Preferire un abbigliamento comodo: gli indumenti troppo stretti sull'addome possono premere sullo stomaco, peggiorando la situazione.
  4. Non coricarsi subito dopo aver mangiato, perché la posizione sdraiata può favorire il reflusso, specialmente dopo un pasto abbondante.
  5. Per la notte, può essere d'aiuto dormire in una posizione leggermente inclinata, con la testa e la parte superiore del tronco appena sollevate: puoi aiutarti con dei cuscini.


E se tutto questo non basta, ci sono comunque diversi farmaci, anche da banco, che possono essere usati in gravidanza per combattere il bruciore di stomaco, come le formulazioni contenenti alginato che, creando una barriera fisica galleggiante sopra il contenuto gastrico, impediscono il reflusso e i sintomi correlati come la sensazione di bruciore o i classici antiacidi. Consultare sempre il medico o farmacista per trovare il prodotto più adatto, caso per caso.

Fonti per questo articolo: Monografia su bruciore di stomaco e gravidanza dell'American college of gastroenterology; sito web Webmd; Raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità per un'esperienza positiva della gravidanza; Pagina web del sito informativo del sistema sanitario inglese, Pagina del sito WebMD, Linee guida dei ginecologi americani sulla nausea in gravidanza

Articolo sponsorizzato.

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