Colombina, tipica maschera veneziana della commedia dell'arte. Nelle rappresentazioni è spesso oggetto di attenzioni da parte del padrone Pantalone. E' briosa e furba, compagna di Arlecchino
Arlecchino, famosa maschera bergamasca. E' molto conosciuto per il suo vestito di “cento” colori.
Gianduja, maschera torinese, ha un nome che deriva dalla locuzione Gioann dla doja ovvero Giovanni del boccale. Allegro e godereccio, incarna lo stereotipo del "galantuomo" piemontese.
Balanzone, bolognese, è il classico personaggio "serio", sapientone e presuntuoso che si lascia andare spesso in discorsi difficile e citazioni colte.
Pulcinella, napoletano, goffo e buffo è il degno compare di Arlecchino e talvolta il suo rivale.
Meneghino è un diminutivo del nome Domenico. Di origine milanese, non ha mai indossato una maschera, ma si è sempre presentato a viso aperto e senza trucco. Questo fa di lui un personaggio libero. E' il servitore rozzo ma di buon senso.
Pantalone è veneziano e rappresenta il tipico mercante vecchio, avaro e lussurioso.
Stenterello è la maschera tradizionale di Firenze. E' chiacchierone, pauroso ed impulsivo; ma anche saggio, ingegnoso e pronto a schierarsi dalla parte del più debole.
Rugantino è romano. Impersonifica il giovane arrogante e strafottente ma in fondo buono e amabile.
Brighella deve il suo nome al suo carattere attaccabrighe e dispettoso. Di origini bergamasche è il compare di Arlecchino.